MODA&MODI

Etichette green per abiti e accessori. Meglio il riciclo: sarà vera svolta?

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr

GREEEN – Moda&Modi- Look e dintorni

Etichette green per abiti e accessori Meglio il riciclo: sarà vera svolta? Basso profilo. La moda ha cambiato binario. O meglio è quello che vuole far apparire a noi che, girovagando tra i labirinti degli stand da esposizione, possiamo restarne colpite, incuriosite e perfino interessate nonché ammirate perché quel nuovo modo di porsi potrebbe abbattere quelle barriere all’acquisto che restano la prima regola per risparmiare e per non lasciarsi trascinare nella spirale dello spreco.

GREEN – Moda&Modi- Look e dintorni

Questo non vale per alcuni store di maggior richiamo che con i prezzi bassi alleviano il pensiero-senso-di-colpa di sprecare denaro (ma questa non è una novità almeno per questo genere di vendita) e sempre qui l’attenzione viene attratta da un’altra novità: nel labirinto dei prezzi bassi ha fatto breccia sempre più il green friendly.

Sarà poi vera svolta? O non sarà altro che un lavacro per attutire l’impatto ambientale che la produzione illimitata di tessuti e conseguenti abiti metti e getta produce? Si sono moltiplicate in questi ultimi due anni (complice senza dubbio anche la pandemia, le proteste dei giovani dei Friday for future) le etichette che fanno l’occhiolino alle consumatrici più sensibili dichiarando i prodotti “ricicloni” “rigenerati”. Gran parte di quello che viene proposto sia composto di materiali naturali o sintentici reca la scritta regenerated polyester, cotton, wool, viscose…ecc

Non si fa mai un’immediata correlazione con il tema ambientale quando si parla di tessili. Eppure c’è eccome l’aggressione ambientale. Inizia con la produzione delle materie prime sintetiche, prosegue per l’impatto che la colorazione delle stesse può avere e il cerchio si completa per il fatto che nel momento stesso in cui l’abito, la gonna, il pantalone, le scarpe escono dallo store inevitabilmente si immettono sul sentiero dell’abbandono e del rifiuto se non poche settimane dopo certamente nella stagione successiva.

GREEN – Moda&Modi- Look e dintorni

A breve altre forme altri colori affascineranno la nostra immaginazione… una ruota che gira tanto più che i “prezzi bassi” puntano proprio sul turn over (quasi vorticoso) dei prodotti che ti offrono.

Vedi qualcosa che ti piace oggi, e pensi “lo prenderò la prossima settimana”. Quando torni per l’acquisto il capo è già sparito, non lo trovi più. Al suo posto tanti altri modelli e colori. Anche questo fa parte del sistema dell’illusionismo commerciale che ti fa pensare di primo acchito che quel prodotto che piaceva tanto anche a te manca dagli scaffali perché è andato sold out. Il passo è breve per arrivare alla sensazione di aver perduto qualcosa di prezioso che avrebbe potuto ingentilirti, alleggerire il peso psicologico del vivere quotidiano. Illusionismo commerciale…

Tranquilla, lo ritroverai e li ritroverai tutti al momento dei saldi. Tutti i capi che come su una giostra hanno ruotato in tutti i negozi della catena (contribuendo ad appesantire una mobilità già insostenibile) improvvisamente interromperanno la loro corsa, la realtà prenderà il sopravvento e ti accorgerai che non è mai stato sold out quello che in stagione non hai più trovato esposto.

GREEN – Moda&Modi- Look e dintorni

Anche questo – come le etichette amiche dell’ambiente – fa parte dell’illusorio turbinio a cui sono sottoposti i prodotti tessili. Del resto come potrebbero andare tutti esauriti vista la frenesia con cui li si produce?

La presentazione di una moltitudine dei prodotti è uno dei segreti alla base di questo tipo di sistemi di vendita. Immaginiamo l’impressione che avremmo entrando in un grande magazzino semi vuoto… Desolazione e desiderio di allontanarsene. Ben diversa dalla reazione che abbiamo vedendoli stracolmi di prodotti pronti a soddisfare il nostro desiderio bulimico fatto apposta perché in noi si possa insinuare la convinzione che, in tutto quel ben di dio, qualcosa che va bene anche a noi la troveremo certamente.

In questo contesto si colloca ora anche la politica gentile verso l’ambiente la politica del green-friendly. E’ sempre moda anche questa. Coglie un atteggiamento contemporaneo più ben disposto verso l’ambiente che si è diffuso nella nostra mente (forse meno nella nostra coscienza, ma questo è un altro aspetto del problema).

Quei prodotti …recycled… ammiccano con quella scritta dicendoci “sono il prodotto del riciclo della tua vecchia felpa quindi comprandomi fai un gesto sostenibile e non contribuisci all’entropia della terra”. Dichiarazione molto impegnativa che fa pensare che le cose possano essere cambiate.

GREEN – Moda&Modi- Look e dintorni

E quindi che fai non abbocchi? Certo come non sentirsi in pace facendo un gesto amico dell’ambiente? Un gesto che tra l’altro non comporta una rinuncia ma anzi soddisfa anche il desiderio di aggiungere qualcosa di nuovo al proprio guardaroba.

Il passo è breve dal convincersi di aver contribuito con il gesto banale dell’acquisto a dare concretezza alla transizione ecologica.

Apparentemente questo può essere buono.

Prima della svolta sugli scaffali compariva e scompariva un innumerevole quantità di abiti e accessori prodotti con materiali nuovi e realizzati ad hoc alimentando così una produzione incontrollata di oggetti poi destinati al macero. Meglio il riciclo. Ma è vera svolta?

La presentazione di una moltitudine dei prodotti è uno dei segreti alla base di questo tipo di sistemi di vendita. Immaginiamo l’impressione che avremmo entrando in un grande magazzino semi vuoto… Desolazione e desiderio di allontanarsene. Ben diversa dalla reazione che abbiamo vedendoli stracolmi di prodotti pronti a soddisfare il nostro desiderio bulimico fatto apposta perché in noi si possa insinuare la convinzione che, in tutto quel ben di dio, qualcosa che va bene anche a noi la troveremo certamente.

GREEN – Moda&Modi- Look e dintorni

In questo contesto si colloca ora anche la politica gentile verso l’ambiente la politica del green-friendly. E’ sempre moda anche questa. Coglie un atteggiamento contemporaneo più ben disposto verso l’ambiente che si è diffuso nella nostra mente (forse meno nella nostra coscienza, ma questo è un altro aspetto del problema).

Quei prodotti …recycled… ammiccano con quella scritta dicendoci “sono il prodotto del riciclo della tua vecchia felpa quindi comprandomi fai un gesto sostenibile e non contribuisci all’entropia della terra”. Dichiarazione molto impegnativa che fa pensare che le cose possano essere cambiate.

E quindi che fai non abbocchi? Certo come non sentirsi in pace facendo un gesto amico dell’ambiente? Un gesto che tra l’altro non comporta una rinuncia ma anzi soddisfa anche il desiderio di aggiungere qualcosa di nuovo al proprio guardaroba.

Il passo è breve dal convincersi di aver contribuito con il gesto banale dell’acquisto a dare concretezza alla transizione ecologica.

Apparentemente questo può essere buono.

Prima della svolta sugli scaffali compariva e scompariva un innumerevole quantità di abiti e accessori prodotti con materiali nuovi e realizzati ad hoc alimentando così una produzione incontrollata di oggetti poi destinati al macero. Meglio il riciclo. Ma è vera svolta?

Antonella Lenti

info@antonellalenti.it

Lascia un commento