MODA&MODI

Vuoi vivere? Scarica l’APP!

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MODA&MODI – Vuoi vivere? Scarica la APP!

Tante volte ho la sensazione che il mondo mi sfugga. Non è il passare degli anni, non è la tendenza all’isolamento. No, è proprio il contesto che mi sta lasciando a piedi. Come si può essere al passo con un mondo di APP? Non si può. E qui l’età svolge un ruolo di primo piano.

Che sia rimasta indietro o sia antitetica alla tecnologia eccetera… sta di fatto che mi sento un pesce fuor d’acqua. Spero di essere in buona compagnia anche se c’è molta reticenza ad ammettere di sentirsi superati dalle tecnologie, dalle mode, dagli eventi che ti fioccano intorno.

Prendiamo le chat di whatapp.

Anche io ne faccio parte, naturalmente. Da un certo punto di vista servono. Sono utili per avere informazioni sugli appuntamenti che si condividono con altre persone. Ma una volta lanciate nella APP prendono vita loro e diventano altro.

La prima reazione per difendersi almeno dall’ingerenza sonora è silenziare quel fastidioso blaup che senti ogni secondo tutte le volte che qualcuno nei vari canali aperti mette una frase, un segno, un emoticon… a cui poi gli altri sentono di dover rispondere e altri ancora e ancora, tanto da avviare un coro incontrollato di quel fastidioso blaup.

APP IN CONCERTO

E’ qui che arriva la domanda cruciale: che ci sto a fare nelle chat se silenziandole fingo che non esistano e che non vivano ogni secondo della loro infinita giornata?

Disattiva tutto, è semplice. Ma come fai a farlo se poi tutti usano whatsapp, come comunichi con le persone?

Gli sms? Sono roba da matusalemme di un secolo fa. Ed è effettivamente così.

Infatti gli SMS servono solo per uso aziendale e/o istituzionale. Si utilizzano per invii multipli utilizzano la banca dei numeri di telefono archiviati e via. Che poi ti arrivino messaggi promozionali da aziende con cui non hai mai avuto contatti (come gli apparecchi per l’udito per esempio) resta un fatto misterioso. O misterioso non è perché forse sono un minuscolo indizio di quello che si intende per patrimonio dei dati personali di cui noi non ci curiamo tanto seriamente spargendoli qua e là senza pensare che quei due dati in croce sono biada appetibile per tanti.

APP CHE PORTANO NEL MONDO

E così il numero di telefono per strade tortuose che non conosci finisce per diventare un prezioso contatto per le aziende in cerca di nuovi clienti. Sapere chi ha venduto quei dati sarebbe interessante. Una notiziona! E’ pur vero che ogni volta che si compie un’iscrizione in internet ti viene richiesto il consenso sul trattamento dei dati e naturalmente il più delle volte consenti. E’ da quel clic che si apre il nuovo mercato. Quello dei dati personali, miei, tuoi e di tanti altri.

Quanto a whatsapp per quanto sia seccante mantieni il canale con il patto che non interferisca troppo con la vita quotidiana accettando poi la figuraccia di fronte alle persone che ti hanno mandato informazioni che stavi aspettando e che nella tua svagatezza non hai tenuto d’occhio.

Che ci stai a fare nelle chat? Continui a ripeterti. Ma vai avanti. Sempre più incuriosita e anche un po’ invidiosa della capacità che tutti (tranne te) hanno di replicare ai post degli altri prima ancora che questi abbiano fatto la loro comparsa sullo schermo.

APP TUTTO IL GIORNO A “PITTOLARE”

Ma che è? Come è possibile essere così pronti e immediati? Se stai facendo altre cose le devi smettere e dedicarti a pittolare sulla tastiera del telefono che tra l’altro, convinto di essere più intelligente di te, scrive quello che vuole… Ammetto sono inferiore. Non riuscirò mai a stare al passo con tanta velocità intellettiva. Devo farmene una ragione. Da una decina d’anni si convive con le APP nate praticamente con gli smatphone. Una storia tipo l’uovo e la gallina non si capisce se sia nato prima l’uno o prima l’altro. Sicuramente più smatphone (quindi più galline) hanno dato il via alla nascita di più APP (più uova).

Vuoi sapere dove ci sono i ristoranti nella città dove andrai? “Scarica l’APP” ti viene suggerito; vuoi sapere dove vendono le tue scarpe preferite? “Scarica l’APP” gli fa eco… un’altra promozione e via via un susseguirsi di suggerimenti molto interessati a coinvolgerti in una sfera tecnologica che allontana dall’esercizio mnemonico, dal ragionamento, dal piacere di esercitare collegamenti attraverso la naturale intuizione… in una parola creando quindi una nuova forma umana. E chissà mai se ci sarà una APP per tracciare il profilo delle persone. O forse c’è già e io lo ignoro, visto che mi sfugge questo mondo. In fondo in fondo si potrebbe dire “Vuoi vivere? Scarica l’APP”.

Antonella Lenti

info@antonellalenti.it

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