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Cerchiamo l’uniforme per sentirci parte e lo street style 2021 ci dà una mano

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LOOK&DINTORNI – Cerchiamo l’uniforme per sentirci parte e lo street style 2021 ci dà una mano

Tante volte penso che nessuno decide ciò che deve essere spinto da una propria personale inclinazione ma fa cose e ne dice altrettante per armonizzarsi con il contesto in cui vive. Per quieto vivere o per essere riconosciuti e inclusi?

Del resto non potrebbe esistere una comunità di numeri singoli che non interagiscono con la varietà che hanno intorno. Dalle relazioni tra diversi nascono idee, tante volte anche guai ma così va il mondo.

Capire le differenze e trarne insegnamento e arricchimento dovrebbe essere la ricerca principale di una persona almeno nel tempo esterno a quello passato per guadagnarsi il pane.

Tante volte i dubbi sono molti e fanno ricredere sull’astratto concetto appena formulato.

Le differenze stanno strette, sono faticose e forse è per questo che le si appiattisce uniformando pensiero e costumi con buona pace delle singolarità personale accantonate in un angolo o addirittura estromettendole perché la vita ha un andamento circolare di simili e consimili. Quasi tutti parenti… Pensando di evitare in questo modo il rischio di conflittualità e di confronto tanto faticoso e innervato di lungaggini e perdite di tempo.

Sarà così che si forma il pensiero comune altrimenti detto unico? Forse sì e se accade per le cose serie figurarsi per quelle effimere.

Anzi sono queste ultime che probabilmente ci istruiscono, ci addestrano, dai e dai poi i concetti e i modi di fare entrano in testa siamo tutti esseri tendenti al ripetitivo in fondo. Il percorso consolidato delle mode è lì che attende e altro non è se non indurre a fare anche tu quello che altri hanno deciso che tu faccia come già tanti fanno.

Street style – Fai come gli altri

Torno all’effimero.

Da qualche anno, insieme alle “mode” altisonanti di grandi marchi di accessori e abbigliamento, vige un altro capitolo di indottrinamento che è stato chiamato street style (stile da strada avrebbe potuto trarre in madornali equivoci).

La teoria dello street style parte da un concetto iniziale che vuole dare risalto alla vita normale di tutti i giorni delle donne che percorrono le strade (per lo più sono le metropoli internazionali ad avere i riflettori accesi su di sé) per lavoro, per tempo libero o per commissioni quotidiane (il supermercato, la posta, la parrucchiera…(?).

Vuole porsi come contraltare ai marchi costosissimi che sfilano sulle passerelle delle grandi città del mondo e fanno passare il messaggio che mentre va il scena il business, anche le donne normali  riescono ad abbozzare contorni di stile che trasudano di originalità e diventano tendenza.

La tendenza dello street style appunto.

Street style – Sarà vera casualità?

Anzi stando alle innumerevoli foto sparse nel web che riguardano il modo di vestire causale “da strada” è facile pensare che sia uno spaccato reale e concreto che ritrae di noi comuni donne di questa epoca che di corsa ci assestiamo in qualche modo per uscire di casa affannate per un impegno per  qualcosa che è andato storto. Ma è davvero tanto occasionale quello che passa sul web sotto la classificazione street style?

L’occasionalità e la casualità di quella messa in scena non vale neppure una parola e altrettanto non parlerei di look a buon mercato preso dalle bancarelle o riciclato dal proprio armadio.

Quelle immagini, quelle “modelle” (tali sono) ritratte per strada hanno tutta l’aria di essere ben altro dalla vicina della porta accanto che ha un debole per l’abito ed è ricercata nell’abbigliamento.

Anche lo street style è dunque uno degli elementi del sistema che serve ad allargare la platea di chi sta attenta alla moda e ai mood del momento. Una messa in scena che deve portare a pensare “Se lo fanno loro perché non posso farlo anch’io”. Anche in questo caso quindi la stimolazione è sempre la stessa correr appresso a quello che tutti dicono sia il meglio.

Ci si spiega ben presto perché anche sulle nostre strade “minori” (costellate di buche più che di riflettori e flash) ci sono persone di ogni età che giocano allo street style facendone una propria interpretazione autonoma per essere diverse dalle altre ma allo stesso tempo per fare come tutte quelle che ha eletto a modello.

Street style – Modelle o donna della porta accanto

Prima di tutto uniformarsi e se per uniformarsi bisogna essere originali ben vengano le soluzioni più improbabili. Sulle strade minori di una città può essere utile all’umore e all’autostima sentirsi regina per un giorno di street style magari sognando di incontrare uno scatto che possa finire su un social per farti catapultare nell’olimpo delle influencer. Ma una su mille ce la fa. Ne siamo consce?

Noi tutti (o quasi tutti) siamo disponibili ad adeguarci. Potrei quasi scommettere che la quasi totalità delle persone – molto o poco e anche quelle più restie e attrezzate a respingere i condizionamenti – assorbono qualcosa del pensiero dominante.

L’importante è accorgersene ed esserne consapevoli e poter scegliere di uscire dal circo.

Confessione finale. Tante volte mi accorgo di essere in contraddizione come me stessa perché spesso sono i condizionamenti esterni che indirizzano il mio comportamento esattamente come quello di tutti.

E non mi piace.

Antonella Lenti (info@antonellalenti.it)

In home Photo by Kinga Cichewicz on Unsplash

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