MODA&MODI

Rompicapo abbinamenti: eresia sposare il marrone con il blu?

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MODA&MODI, RUBRICA SEMISERIA – L’inghippo è sempre lo stesso. Gli abbinamenti. O li sai fare o scivoli nel baratro dell’accozzaglia senza forma ne stile e se ti va bene passi per eccentrica “si sa, si veste così e pace” diranno gli osservatori più indulgenti. E se va male ti si guarda dall’alto al basso (c’è ancora chi si attarda a farlo) e non appena giri i tacchi ci sarà sempre chi commenta a voce alta “si può dire tutto il bene possibile ma non che il suo forte sia il buon gusto”.

Basta un secondo, una persona che si “sfrena” e decide di non continuare a pensare ai fatti propri… e la tua reputazione è compromessa per sempre.

La chiave di tutto sono gli accostamenti. Un bel problema.

Ci sarà una scuola di accostamenti e ci saranno corsi di formazione per accostamenti che possono concedere crediti come si fa per la formazione permanente fiore all’occhiello delle professioni con albo?

Esistono albi di buon gusto?

E chi lo stabilisce? Chi lo decide? Chi dà i voti al buon gusto?

E poi che senso avrebbero quei voti?

Terreno scivoloso e i dubbi si moltiplicano invece di chiarirsi e di stemperarsi.

Se parto da qualcosa di marrone che cosa affianco per non diventare una paletta di colori graduati sulla stessa tonalità?

Il blu si può mettere con il marrone? Orrore direbbero in molti tanto da far crescere i dubbi come fossero funghi su un terreno appena intriso di pioggia. Marrone e blu non c’azzecca nulla. Secondo i classici dello stile forse, naturale. Ma le cose sono di molto e di molto cambiate. Blu e marrone sono una somma a tutto tondo e fanno stile purché siano assemblati bene.

Una questione di armonia e di equilibrio. In fondo è come con le persone se non ti prendi con le persone non ti prendi, non c’è verso continuerai a trovare difettucci crescerà l’insofferenza fino a scordartene l’esistenza. Inutile insistere, inutile adattarsele se le tonalità di pensiero, di sentire e di convinzioni non stanno in armonia. Meglio lasciare, meglio cambiare tonalità e scegliere contrasti più amalgamati. Ecco là si torna punto e a capo. Come si costruisce un abbinamento efficace che non faccia sembrare uno scaramacai in libera uscita?

Contrasti accesi, contrasti stridenti che raddoppiano la propria natura o seguire la strada vecchia che dà sempre garanzia? Il dilemma non trova soluzione. Soprattutto perché di fronte a quel po’-po’ di roba che una si trova di fronte quando deve scegliere un abito per un’occasione, non per stupire ad ogni costo ma per restare fedele alla propria natura extra-conformista (cioè fuori dal conformismo) ci si ritrova in una confusione tale che i botti di capodanno sparati a razzo dal balcone del vicino potrebbero sembrare al confronto una soave e lieve melodia. Ma qualcosa si deve scegliere, il tempo stringe l’appuntamento è alle 20 sotto casa e fare aspettare le persone è uno dei comportamenti più cafonal che esistano.

Non sia mai. Però manca mezz’ora e la scelta non è ancora stata fatta. La rassegna delle gonne non ha sortito nulla di interessante, tutte al ginocchio, a pieghe, scozzesi o peggio  – adatte a stare a una scrivania o a una cattedra scolastica, non certo per un cena natalizia.

Quindi niente gonna. Coi pantaloni idem non c’è miglior fortuna, provi uno poi due e tre, nulla troppo lunghi servirebbero tacchi importabili.. e poi cosa mettere sopra? Altro dilemma il sopra. Se fuori il tempo non è così inclemente non è rigido ancora come un inverno dovrebbe essere, c’è tuttavia una temperatura che non permette la camicetta senza un’imbottitura di lana sotto a contatto con la pelle… no, non c’è storia neppure per questo. Abiti. Decine di abiti ma nessuno adatto a quello che si vorrebbe avere e che non c’è. Possibile? Possibile. Non si trova mai quello che servirebbe… per farci stare bene. Per rispondere a quell’idea di noi che ci siamo coltivate e che non ha mai coinciso con la realtà. Così il tempo passa e non c’è più tempo. Il citofono suona con insistenza. Una scelta va fatta. Il solito paio di jeans la casacca nera col collo di raso. Ok ma le scarpe? Come fare con le scarpe? Ora che per il resto si scelto il banale casual chic, si deve puntare tutto su quelle: pump senza calze e buona notte. Con buona pace di 20 metri cubi almeno di outfit potenziali a cui lasci un’ sguardo desolato mentre veloce ti precipiti al portone. La cena non può più attendere. E gli abbinamenti? Buoni quelli!

Photo by Pablo Heimplatz on Unsplash

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