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MODA&MODI – Anfibi ben solidi sul carrarmato. Calzature per tempi insidiosi e incerti

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MODA&MODI – Anfibi ben solidi sul carrarmato. Anfibi ben solidi sul carrarmato

Sarà perché con la pandemia il gergo militaresco è entrato nell’ordine di idee di tanti (non di tutti, ma di tanti) che stare pronti e avere un’attrezzatura adeguata è d’obbligo.

Tanti hanno paragonato la situazione in cui viviamo dal 7 marzo del 2020 a una guerra e anche le calzature si sono adeguate allo scenario che ci è stato dipinto. Vogliamo forse andare alla guerra senza gli anfibi? Quando mai.

Ogni vetrina, ogni esposizione sulle bancarelle dei mercati, ogni sito di look che ti metti a guardare per trarre ispirazione o solo per passare dieci minuti fuori dallo stress, immediata, uniforme e prepotente arriva la rassegna degli anfibi.

I bene informati sulla moda, coloro che lo fanno di mestiere o solo chi ha avuto la geniale pensata di diventare influencer (e avere seguito s’intende) non possono non salire sulla nave col vento in poppa. La nave passa una volta sola e quando è passata è passata.

Le calzature guerriere popolano così con prepotenza il mondo degli oggetti di moda. Grintose, sprint sono uno dei tanti suffissi del nostro vestire di oggi. Non esiste un calzare alternativo.

A parte certe esercitazioni di stile che hanno ormai oltrepassato il limite. Designer (o calzolai) che invece di pensare a scarpe adatte a piedi che camminano sul selciato urbano tutto il giorno, si sentono trasformati in artisti dall’animo creativo e realizzano sculture improponibili per i poveri piedi stanchi dei comuni mortali. Nulla a che vedere con gli anfibi che per la loro solidità, per essere davvero piantati per terra sembrano fatti apposta per aiutare ad affrontare meglio le ansie e le incertezze del qui e ora su cui minacciosa aleggia l’ombra del non so cosa farò domani. Il gergo militaresco, guerresco fa parte della loro struttura.

Un buon anfibio che si rispetti, per essere un po’ fedele ai prototipi e ai richiami del passato, ma che cammini verso il futuro eclettico che già viviamo (spesso senza rendercene conto) non può non poggiare su una solida base di “carrarmato” pronto per tutte le intemperie sia quelle meteo sia quelle che irrompono nella tua vita quotidiana facendoti lo sgambetto.

Una buona attrezzatura ai piedi (e gli anfibi sembrano essere il non plus ultra). Una scarpa che poggia su un carrarmato non che infondere sicurezza! O no? Talvolta le suole sono talmente esagerate che possono essere d’impiccio nel camminare o nello scendere le scale quando col tallone – visto l’ingombro della suola tocchi il gradino che sta alle spalle prima di aver ben appoggiato il piede su quello che segue… Una fortuna non ribaltarsi. Ma gli anfibi danno sicurezza. Deve proprio essere così visto che li si trova ai piedi di tutti.

Chi li ha griffati con l’ornamento di piccoli contenitori cernierati, chi li ha stringati con le borchie dorate chi con decori sulla suola carrarmato… La maggior parte sono neri ma propendono anche verso il beige o il marrone. Purché siano anfibi l’effetto desiderato è rispettato. E soprattutto danno quel tocco da street style alle composizioni del look anche più raffinate. E’ questo il segreto che da qualche anno rende il vestire un’azione quasi artistica che ciascuno interpreta come può. In quel gesto mattutino che si ripete all’infinito e che si moltiplica per milioni di persone ognuno fa quello che può per dare un proprio messaggio originale alla giornata che si apre. E tante volte il risultato può essere una tavolozza imbrattata malamente, altre volte prende forma una creatività che fatica a esprimersi nelle normali convenzioni del vivere insieme.

Anfibi dunque. Anche questo un ritorno al passato (non al tempo della leva obbligatoria s’intende) ma agli anni Sessanta quando è iniziato il via libera alla contaminazione dei generi nel vestire. Sgrossare il bon ton, enfatizzare le dimensioni: grandi occhiali, grandi cinture, grandi borse, grandi scarpe… Maxi tutto. E’ stato quello un capovolgimento culturale che ha introdotto un forte mutamento culturale e sociale. Anche per l’abito con tutto quello che gli ruota intorno.

Gli anfibi sono stati il must anche tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila. Certo non erano massicci come l’interpretazione odierna ma erano calzature rinforzate che si calavano in un momento difficile dal punto di vista economico ma anche sociale. Il passaggio del Millennio nell’immaginario di tutti è stato come un salto molto lungo e quindi anche in questo caso occorreva essere attrezzati, cosa c’è di meglio di un anfibio?

In copertina Photo by Jordi Zamora on Unsplash

info@antonellalenti.it

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