LENTI A CONTATTO

Tecnologia 2021 o invasione degli ultracorpi in forma di televisione?

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr

Tecnologia 2021 o invasione degli ultracorpi in forma di televisione?

Ho sempre pensato e immaginato che la tecnologia dovesse facilitare la vita in tanti campi da quello pratico a quello della conoscenza fino alle tante potenzialità che si aprono nel campo della salute.

Ho sempre pensato che fosse uno strumento utile alla vita, ma che non sarebbe mai arrivata a sostituirsi alla vita stessa, a dettarne i contorni e i comportamenti.

Tecnologia – Il mio pensiero infantile

Il mio pensiero infantile probabilmente (me ne rendo conto sempre di più) è rimasto vero fino a che la tecnologia non ha invaso con forza il nostro modo di essere persone con i gusti, le preferenze, le idee, le appartenenze eccetera. In pratica finché, con i social, non abbiamo permesso di avere un cervello esterno che cammina a fianco a noi e ci indirizza. Il principio è lo stesso della memoria aggiuntiva esterna dei computer utilizzata per salvare i dati accumulati che altrimenti farebbero “fare indigestione alla macchina”.

Ed è in questo ambito che succede il patatrac. E ho esempi concreti.

Tecnologia – Il chip entra in casa

Può sembrare puerile quello che sto per raccontare, ma se vogliamo potrebbe essere solo l’inizio di un sistema di vita dettato dalla tecnologia che s’insinua tra le pareti di casa e ti comanda a bacchetta senza possibilità di contestazione. Pena il non utilizzo dei “dispositivi” digitali, si dice così no?

Mania complottista? Lontano da me ipotizzare una mente che persegua il progetto di “incellofanare” la testa delle persone a priori. Non lo penso, tuttavia la tecnologia sta superando alcuni limiti che mi interrogano sul futuro e sulla possibilità del nostro cervello di poter spaziare anarchicamente secondo le sue proprie potenzialità e non come surrogato di funzioni esterne. Il mio pensiero è andato a quando, tra 20, 30 o 40 anni le persone saranno a contatto con tecniche talmente affinate di cui oggi non possiamo stabilire le potenzialità e tanto meno il punto di arrivo.

Tecnologia – L’invasione nelle piccole cose

Comunque le avvisaglie dell’invasività tecnologica si verificano già e si mostrano nelle piccole cose. Una di queste mi è capitata di recente e la racconterò. Parlo di invasività in quelle cose che proprio perché piccole e banali passano inosservate ma sono presenti e occupano spazio fisico e mentale.

Ultima considerazione: se – come osservo – si grida al complotto a proposito di un green pass che differenzi i vaccinati dai non vaccinati dopo un anno e mezzo di sofferenze, di morti, di malati che si trascinano conseguenze del Covid 19, mi chiedo come si dovrebbe reagire all’accaparramento degli spazi di vita che già la tecnologia ci impone. Quasi sempre senza che ce ne rendiamo conto.

Eccomi dunque al fatto concreto che ho provato da vicino e quindi ha innescato tutto questo papocchio di parole.

Tecnologia – Quando un apparecchio HD detta legge

Ha protagonista la vita familiare, una televisione HD (ben presto sarà un imperativo averla originale o con decoder) e il tentativo banale, banalissimo di avere la pretesa di guardare prima un telegiornale serale e poi il canale Rai Storia.

Pretese non da poco quando ti trovi al cospetto di un apparecchio tv HD che pretende di dettare le regole e stabilire quello che potrai vedere! Motivo?

La tele è stata spenta per alcuni giorni e quindi non ha avuto l’aggiornamento che avviene con internet a cui ti devi registrare perché altrimenti ciccia.

Da uscirne idrofobi. Ecco i passaggi del fatto. Accendi e pensi che il canale vada subito a segno come del resto è sempre successo; invece nulla. Compare un banner su uno schermo tristemente nero con un minaccioso messaggio che dice qualcosa a proposito di 4K (la tv stessa) che deve essere inizializzata (forse non ricordo perfettamente il termine ma il senso era questo) e sullo sfondo una ancora più minacciosa scritta che comunica: schermo criptato digita ok per sbloccare.

Tecnologia – Schermo criptato e… cavoli tuoi

E ora che faccio? Digito ok ma nulla cambia.

L’avviso di criptato danza una lenta tarantella negli angoli della tele ma dopo ennesime pigiature del tasto ok non succede nulla. L’insofferenza monta. Spengo la tele, tolgo la scheda posteriore che permette il funzionamento, riaccendo e tutto si presenta nello stesso modo. Schermo criptato. Sembra che nulla si possa fare. La tele non teletrasmette nulla in termini di programmi ma a me trasmette solo incazzatura che monta a ritmo incessante.

Ad un certo punto un’idea. Provo ad aggirare l’ostacolo e invece di sostare sull’icona programmi che non mi fa vedere, opto per le produzioni che passano da un altro canale, quello a cui è collegato anche il videoregistratore. Da lì si accede a Youtube, Raiplay ecc… Intanto il tempo è volato via e con esso i programmi che di grazia si sarebbe voluto vedere.

Tecnologia – Mai sazia di dati personali

Un episodio come tanti. Alla fine la storia si ripete. E che fare? Su indicazione del tecnico quando succede questo (e pare che con le tv smart succederà regolarmente dopo una perdurante sosta nel funzionamento) bisogna agire come se la tv non fosse mai stata programmata. In sostanza rifare tutto da capo. Digitare informazioni su informazioni, pw comprese e poi la bestia si rimette a funzionare. Difficile da capire se per te il televisore è alla stregua di un elettrodomestico che deve funzionare allo scopo e basta. Che sono tutte queste pretese di intelligenza in un pezzo di plastica arricchita di chip?

Questo nuovo sistema  presto sostituirà il digitale normale che già ha sostituito il pratico, rozzo, materiale analogico ed è un sistema che – così mi sembra – va oltre.

Tecnologia – La tele faccia la tele, per la testa uso la mia

In quello stesso schermo criptato che ,come detto, poi si è sbloccato ripetendo tutta la trafila che mette in piazza dati su dati è comparso un altro elemento con cui non avevo mai fatto i conti. Sullo sfondo in una definizione un po’ trasparente del genere “vedo non vedo” sono comparse le sagome dei dispositivi digitali presenti nell’abitazione il computer fisso, il portatile, il telefoni e persino una lampada che non so per quale ragione sia stata identificata dal mostro.

Incredibile siamo già fino a questo punto? In rete collegata tutta l’apparecchiatura digitale che “respira” in casa tua. Ma va là!

Tecnologia – La traiettoria ci porta fuori dall’umano

Eh no! La tele faccia la tele che la testa per piacere ce la mettiamo noi è stata la prima reazione istintiva. La sensazione di essere presi per il naso, di essere topi che catturati dal gatto vengono torturati esclusivamente per compiacimento, per dimostrare chi è dominante nella lotta tra mente e tecnologia.

Ennò. Non mi piace e non mi aggrada questa china.

Per principio sono sempre stata appassionata delle potenzialità della tecnologia. Nel 1996 quando iniziò a lavorare la rete mi sono dedicata subito a conoscerne le potenzialità (ho lavorato a uno dei primi siti d’informazione) e le ho trovate strepitose strada facendo. E lo sono state. Da allora ad oggi tutto ha preso il volo.

Ma la traiettoria è quella di una stratosfera che lascia appiedate le primitive capacità umane? E’ questo quello che ci aspetta?

(In copertina Photo by Glenn Carstens-Peters on Unsplash)

__________________________________________________________________________________

SULLE STESSE TEMATICHE NEL BLOG LEGGI ANCHE

“Se democratico è pure il vestire… dove finisce la democrazia?” https://www.antonellalenti.it/2021/07/vestire-democratico-democrazia.html

e “Strana vita in questo XXI secolo”

https://www.antonellalenti.it/2021/07/vita-xxi-secolo.html

Antonella Lenti (info@antonellalenti.it)

tecnologia

2 Comments

  1. Walter Vivaldi Reply

    Partirei dal tuo conversare con la televisione, rimproverandola come fosse umana..comprensiva..del tuo bisogno di privacy ma lei inflessibile nel suo non comprenderti, un esercizio spassoso, divertente come una commedia comica, ma dell’assurdo. Effettivamente Antonella enumerando i vari capitoli di questa commedia che hai vissuto realmente, sei passata dal drammatico surreale, al tragicomico, con spunti fantasy davvero realistici. Che dire di più di quello che hai vissuto, è così purtroppo, l’alienazione a cui ormai siamo assuefatti, ci ha portato a questo , subire senza più reazione umana se non quel comico rifiuto senza risposta di cui tu ci hai descritto. Il resto è un silenzio assenso su tutti i fronti, dove si arriverà è visibile all’orizzonte, e provare ad immaginarlo non è poi tanto difficile, molti film di fantascienza di allora, sono realtà di adesso, l’umano sarà sempre meno umano…finché la natura riprenderà il sopravvento, rendendoci consapevoli che tutto quello che abbiamo perso, era quello valeva di più per tutti quanti noi umani.

    • Hai ragione. La domanda che mi pongo e che dovremmo porci per quanto tempo continueremo a restare pedine sulla scacchiera senza chiederci a chi giova. All’equilibrio della natura non fa bene e ormai non ci sono più dubbi (anche se sopravvivono i negazionisti) a noi neppure giova perché nonostante il sentirci onnipotenti siamo parte del sistema naturale… Quello che vorrei (ma sono un’illusa cronica) è un colpo di reni verso un altro modo possibile (che oggi è diventato inevitabilmente necessario). Grazie per il tuo commento!!!!

Lascia un commento