QUADRANTE SULLA REALTA’ I RAGAZZI IN PIAZZA PER IL CLIMA (1-2-3) Qui di seguito si trovano tre puntate dell’inchiesta fatta a Piacenza tra gli studenti di alcune scuole superiori realizzate con l’intento di capire quali siano le motivazioni che stanno alla base della partecipazione al movimento Friday for future promosso in tutto il mondo da Greta Thunberg. Interessanti le loro riposte consapevoli che chiunque snobbi quello che sta succedendo alla Terra (lo stiamo vivendo tutti giorno per giorno) non lascerà spazio a un futuro certo.
Soprattutto un futuro nel quale i giovani di oggi potranno esprimere le loro potenzialità perché alberga alto il timore che l’impegno costante non potrà essere la costruzione del sé per il miglioramento collettivo, ma la necessità di difendere un’umanità cieca e sorda dai cambiamenti climatici portatori non solo di disastri gravissimi ma anche causa di carestie e nuove povertà.
Non capirlo è colpevole. Non adoperarsi è miope. Non cambiare modelli e stili di vita è irresponsabile.
Da pochi giorni si è registrato il fallimento del vertice mondiale sul clima a Madrid. Non vedo non sento e non agisco è il gioco delle tre scimmiette che si continua a portare avanti senza occuparsi degli effetti che le proprie scelte determinano globalmente. I temi ambientali infatti dovrebbero essere al primo posto dell’agenda politica di cui vuole avere l’ambizione di governare. E invece…
I ragazzi sentiti (ma nei prossimi mesi l’inchiesta proseguirà in altre scuole) sembrano avere le idee chiare e soprattutto sono disincantati ma anche molto critici verso una politica che non ascolta le pesanti conseguenze delle loro azioni. In questo spazio ho riassunto in un unico blocco le tre interviste ai giovani che sono state pubblicate anche su Piacentini.
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