Sì viaggiare

SI’ VIAGGIARE- Vita e morte: i dipinti di Rudolf Stolz a Sesto Pusteria

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SÌ VIAGGIARE-VEDERE-CAPIRE – “Cadono le città, cadono i regni/ e l’uomo d’essere mortal par che si sdegni” (Tasso). E ce lo ricordano gli affreschi “La danza della morte” di Rudolf Stolz a Sesto Pusteria che ornano l’anticamera del piccolo cimitero del paese che si raggiunge salendo una piccola (ripida) rampa di scale che incombe sulla strada sottostante.

In montagna, si sa, i piani e le quinte si sovrappongono l’una alle altre. Un memento mori riassunto in quei bellissimi affreschi del pittore originario di Sesto sono un insieme ironico e realistico che ci ricorda come tutto sia evanescente per quanta fatica possiamo fare per raggiungere il potere, la ricchezza, la bellezza o la santità.

C’è un pensiero per tutti. Un pensiero che ci porta a sorridere della nostra innata sensazione di onnipotenza che s’infrange come una bolla di sapone per il destino comune che ci accomuna. Bellissimi gli affreschi realizzati nel 1923 da Stolz (1874 – 1960) che si dedicò principalmente a soggetti religiosi. Nel corso della sua vita si affiancò anche alla corrente artistica della “Secessione viennese” negli anni Venti organizzò diverse mostre in diverse città tedesche. Nel 40 tornò a Bolzano e poi a Sesto dove dal 1969 è stato allestito un museo a lui dedicato.

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