LETTURE

LETTURE – Resistenza come demerito

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LETTURE – PENSIERI PER VIAGGIARE IN TEMPI DIFFICILI (30) – Sergio Luzzatto, Partigia – Mondadori. Nel decennio abbondante 1948-1960 l’aver combattuto nella resistenza poté sembrare allo sguardo di un numero imprecisato di italiani, un titolo di demerito piuttosto che di merito. Anche perché la scommessa azzardata di Togliatti attraverso l’amnistia  – competere con la Dc sul terreno dell’integrazione politica degli ex fascisti – si ritorse contro il movimento resistenziale: avendo suggerito una forma di equiparazione giudiziaria tra collaborazionisti di Salò e partigiani legittimò presso l’opinione pubblica moderata una immagine della guerra civile quale scontro fra due posizioni analoghe per natura, se non compatibili per sistemi di valori.

Fu questo lo sfondo sui cui vennero disegnandosi, intorno al 1950, provvedimenti legislativi quali la concessione delle pensioni di guerra ai militi della Repubblica sociale e il riconoscimento ai fini pensionistici della appartenenza alla Milizia volontaria per la sicurezza nazionale.

Sergio Luzzatto, Partigia – Mondadori

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