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Covid 19, regole per continuare a proteggersi. La fase 2 non sarà tana liberi tutti

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Covid 19, regole per continuare a proteggersi. La fase 2 non sarà tana liberi tutti. Un piccolo assaggio dal vademecum del Ministero della salute che all’inizio della diffusione del contagio aveva steso un decalogo sintetico. Eccolo. Ho pensato che potrebbe essere utile raggruppare in uno stesso punto le informazioni che seguono che sono estrapolate dal sito del Ministero della salute. Informazioni che restano valide anche nella prossima fase due nella quale il virus è ancora tra noi e per questo motivo è necessario essere ancora più informati per tenere comportamenti corretti per sé e nei confronti degli altri.

Come si vede sono state sintetizzate alcune domande che ci siamo posti tante volte in questi mesi. Tuttavia con la chiusura o lockdown di questi due mesi lunghissimi abbiamo forse perso l’abitudine a stare accorti a seguire le regole e le norme di prevenzione e sanificazione di quello che portiamo fuori all’aria aperta e che potrebbe incrociare il virus. E le regole igieniche e di comportamento devono valere prima di tutto verso noi stessi e ora con la fase due soprattutto verso gli altri. Un ripasso dei comportamenti virtuosi, delle regole quindi, e di quello che c’è da sapere (o meglio che si sa fino a questo punto sul virus) non fa male.

Diagnosi – le regole

1. È necessario eseguire il tampone per la ricerca del SARS-CoV-2 nei soggetti asintomatici?No, secondo le indicazioni del Consiglio Superiore della Sanità, sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, non è raccomandata l’esecuzione del tampone ai casi asintomatici.

2. Sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, permette di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)? No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. Secondo le regole stabilite la diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionale, su campioni clinici respiratori secondo i protocolli di Real Time PCR per SARS-CoV-2 indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.

3. Posso sottopormi a test rapidi o ad analisi per la ricerca di anticorpi contro SARS-CoV-2?Allo stato attuale le regole ci dicono che il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ritiene che l’approccio diagnostico standard rimane quello basato sulla ricerca dell’RNA nel tampone rino-faringeo. Inoltre, si conferma che non esiste alcun test basato sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi rapida di contagio virale o di COVID-19.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attualmente valutando circa 200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati portati alla sua attenzione; i risultati relativi a quest’attività screening saranno disponibili nelle prossime settimane.

4. Quando è necessario effettuare il tampone per la ricerca del SARS-CoV-2? Le regole che ci hanno dato segnalano che l’indicazione ad eseguire il tampone è posta dal medico in soggetti sintomatici per infezione respiratoria acuta e che soddisfino i criteri indicati nella circolare del Ministero della Salute del 9 marzo 2020 e secondo le priorità identificate dalla circolare del 3 aprile 2020.

Tra i criteri rientrano: il contatto con un caso probabile o confermato di COVID-19, la provenienza da aree con trasmissione locale, il ricovero in ospedale e l’assenza di un’altra causa che spieghi pienamente il quadro clinico. Per quanto attiene alle priorità nell’esecuzione dei tamponi le regole segnalano che bisogna considerare le persone che presentano sintomi respiratori e febbre o sintomi lievi (“paucisintomatici”), i contatti a rischio familiari e/o residenziali sintomatici di un caso confermato di COVID-19, gli operatori sanitari, i pazienti fragili e quelli ospedalizzati.

5. Chi si occupa dell’erogazione dei tamponi per la ricerca di SARS-CoV-2 sul territorio? I tamponi per la ricerca di SARS-CoV-2 non vengono erogati dal numero di pubblica utilità del Ministero della Salute 1500, né direttamente dal medico di medicina generale (MMG), dal pediatra di libera scelta (PLS) o dalla guardia medica, ma le regole dicono che vengono erogati da operatori specializzati che fanno capo al dipartimento di prevenzione della Asl competente per territorio.

In caso di dubbi o sintomi contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia. Se il suo medico riterrà che sia opportuno effettuare un test le fornirà indicazioni su come procedere per l’eventuale segnalazione alla Asl di competenza.

Prevenzione e trattamento – le regole

1. Esiste un vaccino per un nuovo Coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi).

2. Sono protetto da COVID-19 se quest’anno ho fatto il vaccino antinfluenzale? L’influenza e il virus che causa COVID-19 sono due virus diversi e il vaccino contro l’influenza stagionale non protegge da COVID-19.
La vaccinazione anti-influenzale è fortemente raccomandata perché rende la diagnosi differenziale (cioè la distinzione tra le due infezioni), più facile e più rapida, portando più precocemente all’isolamento di eventuali casi di coronavirus. 

3. Il vaccino contro la tubercolosi (TBC) è protettivo nei confronti di COVID-19? Allo stato attuale non esistono evidenze scientifiche che il vaccino contro la tubercolosi (TBC), possa fornire protezione contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Questo vaccino resta indicato in particolari categorie di popolazione a rischio per queste infezioni.

4. È necessario continuare con le normali attività di vaccinazione previste dal calendario vaccinale? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è essenziale mantenere gli appuntamenti vaccinali, soprattutto per le vaccinazioni di routine. Durante gli appuntamenti vaccinali, si raccomanda di osservare le misure di prevenzione per COVID-19.

5. Cosa posso fare per proteggermi? Mantieniti informato sulla diffusione della pandemia, disponibile sul sito dell’OMS e sul sito del ministero e adotta le seguenti misure di protezione personale:

  • resta a casa, esci solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità (vedi misure di contenimento)
  • lavati spesso le mani;
  • evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • evita abbracci e strette di mano;
  • mantieni, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;
  • starnutisci e/o tossisci in un fazzoletto di carta monouso e gettalo immeditamente o lavalo dopo l’uso poi lavati bene le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica e asciugale accuratamente
  • evita l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;
  • non toccarti occhi, naso e bocca con le mani;
  • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  • pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  • usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se presti assistenza a persone malate. 

Se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19:

  • rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale. Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto in caso di peggioramento dei sintomi o difficoltà respiratoria.

6. Il virus si tramette per via alimentare? Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.

È sicuro bere l’acqua del rubinetto, infatti le pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) ed alla fase finale di disinfezione. (Fonte: ISS)

7. Devo indossare una mascherina per proteggermi? L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus.

L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Infatti, è possibile che l’uso delle mascherine possa addirittura aumentare il rischio di infezione a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
 

8. Come devo mettere e togliere la mascherina? Ecco i suggerimenti (o regole) come fare:

regole
  • prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
  • copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che sia integra e che aderisca bene al volto
  • evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani
  • quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; in quanto maschere mono-uso
  • togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani
  • le mascherine in stoffa (es. in cotone o garza) non sono raccomandate.

9. Quali sono le raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare con sospetta o confermata COVID-19?

Ecco le regole

  • La persona con sospetta o confermata COVID-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite
  • la persona malata deve riposare, bere molti liquidi e mangiare cibo nutriente, indossare una mascherina chirurgica da cambiare ogni giorno. Se non la tollera deve adottare una rigorosa igiene respiratoria: coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta monouso quando tossisce o starnutisce e gettarlo immediatamente o lavarlo dopo l’uso, lavare le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica.

10. Quali sono le raccomandazioni per i familiari che assistono persone in isolamento domiciliare per sospetta o confermata COVID-19?

  • La persona che presta assistenza deve essere in buona salute, non avere malattie che lo mettano a rischio, indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza del  malato
  • le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche
  • stoviglie, posate, asciugamani e lenzuola devono essere dedicate esclusivamente alla persona malata. Devono essere lavate spesso con acqua e detersivo a 60/90 °C
  • le superfici toccate frequentemente dalla persona malata devono essere pulite e disinfettate ogni giorno
  • se la persona malata peggiora o ha difficoltà respiratorie chiamare immediatamente il 112/118.

11. Quali dispositivi di protezione individuale (DPI) usare e chi dovrebbe usarli, in base ai diversi contesti lavorativi in ambito sanitario? L’Istituto superiore di Sanità ha emanato un documento riguardante i DPI e i dispositivi medici raccomandati per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 in contesto lavorativo (operatori sanitari, addetti alle pulizie, tecnici di laboratorio, pazienti con/senza sintomi, accompagnatori, ambulanzieri etc.) e destinatari dell’indicazione. Consulta il documento

12. Esiste un trattamento per un nuovo Coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio.

13. Gli antibiotici possono essere utili per prevenire l’infezione da nuovo Coronavirus? No, gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, ma funzionano solo contro le infezioni batteriche.

14. La terapia anti-ipertensiva con ACE inibitori o sartani o quella con anti infiammatori non steroidei (es. ibuprofene) peggiora la malattia COVID-19? Non esistono evidenze scientifiche che stabiliscano una correlazione tra l’impiego d’ibuprofene o farmaci anti-ipertensivi e il peggioramento del decorso della malattia da COVID-19. Pertanto, in base alle conoscenze attuali, si raccomanda di non modificare le terapie in atto.

15. Esistono iniziative di sostegno psicologico per le persone in questo momento di stress legato alla pandemia da COVID-19 Sono stati attivati molti servizi di supporto psicologico sia nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, sia da parte dei volontari della Protezione civile, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e e con le associazioni di psicologia dell’emergenza. I servizi di sostegno e ascolto psicologico sono rivolti ai medici, agli operatori sanitari e alla cittadinanza.

Alcune iniziative a carattere nazionale e regionale sono segnalate alla pagina Covid-19, numeri di supporto psicologico

Animali – le regole

1. Le persone possono contrarre l’infezione da nuovo Coronavirus dagli animali? Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus. La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.

2. Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia? Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione.

Si raccomandano le regole basilari che sono prima di tutto lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche prima e dopo essere stati a contatto con gli animali, con la lettiera o la scodella del cibo.

3. Sono possibili importazioni di animali o di prodotti di origine animale dalla Cina? A causa della presenza di alcune malattie degli animali contagiose in Cina, solo pochi animali vivi e prodotti animali non trasformati sono autorizzati per l’importazione nell’Unione europea dalla Cina. Non vi è alcuna prova che uno qualsiasi degli animali, o dei prodotti di origine animale, autorizzati all’entrata nell’Unione europea rappresenti un rischio per la salute dei cittadini dell’UE a causa della presenza di SARS-CoV-2 in Cina.

4. È possibile importare prodotti alimentari dalla Cina? Come per le importazioni di animali e prodotti di origine animale, a causa della situazione sanitaria degli animali in Cina, solo pochi prodotti alimentari di origine animale sono autorizzati per l’importazione nell’UE dalla Cina, a condizione che soddisfino rigorosi requisiti sanitari e siano stati sottoposti a controlli. Per gli stessi motivi, i viaggiatori che entrano nel territorio doganale dell’UE non sono autorizzati a trasportare nel bagaglio carne, prodotti a base di carne, latte o prodotti lattiero-caseari.

5. Quali sono gli accorgimenti da attuare al ritorno della passeggiata con il mio cane? Nel rispetto delle misure precauzionali previste dalle recenti disposizione normative, puoi portare il tuo cane fuori per le sue necessità. Al ritorno dalle passeggiate, per proteggere il nostro amico secondo normali regole, è opportuno provvedere alla sua igiene, pulire soprattutto le zampe evitando prodotti aggressivi e quelli a base alcolica che possono indurre fenomeni irritativi, provocando prurito e usando invece prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro). Per il mantello le regole consigliate prevedono di spazzolarlo e poi passare un panno umido.

In questo periodo in cui siamo costretti a stare in casa e anche le passeggiate durano meno tempo, per distrarre il nostro amico possiamo fargli fare esercizi di concentrazione ad esempio nascondere croccantini, biscottini e i suoi giochi preferiti.

6. Devo cambiare l’alimentazione del mio animale domestico? Le regole consigliate sono sempre di non variare l’alimentazione, si potrebbe diminuire leggermente la dose giornaliera, considerando che in questo periodo l’attività all’aperto è ridotta.

7. Se il mio animale sta male, a chi posso rivolgermi? L’assistenza veterinaria rientra tra i servizi essenziali previsti dalla recente normativa. Quindi puoi rivolgerti al tuo veterinario che ti indicherà le misure da adottare per portare il tuo animale in clinica o ambulatorio.

Superfici e igiene– le regole

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1. Come si diffonde il nuovo Coronavirus? Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È importante perciò che le persone ammalate applichino regole e misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.

2. Quali sono le regole per la disinfezione / lavaggio delle mani? Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono tra le prime regole da seguire. Di fatto la chiave per prevenire l’infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi e dopo asciugati bene. Se non sono disponibili acqua e sapone, puoi utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 70%).

3. Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici? Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio.
L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) o a base di cloro (candeggina).
Ricorda di disinfettare sempre gli oggetti che usi frequentemente (il tuo telefono cellulare, gli auricolari o un microfono) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore). (Fonte: ISS)

4. È necessario una pulizia delle strade con disinfettanti (es. ipoclorito)?

Non ci sono evidenze che le superfici calpestabili siano coinvolte nella trasmissione del virus. Inoltre l’uso di ipoclorito potrebbe portare ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente. Resta consigliata l’ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali.

5. È sicuro ricevere pacchi dai Paesi in cui sono presenti casi di COVID-19? Sì. L’OMS ha dichiarato che la probabilità che una persona infetta contamini le merci è bassa e che anche il rischio di contrarre il nuovo virus da un pacco che è stato esposto a condizioni e temperature diverse è basso.

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