SERPE IN SENO/SALUTE

Il dolore di Piacenza ancora 27 morti per il Coronavirus

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Piacenza 27, Parma 39 i numeri dei morti che il macabro aggiornamento sul coronavirus consegna oggi 20 marzo 2020. Parma e Piacenza le città in cui il numero dei decessi è più alto. In tutta la Regione sono passati da 531 a 640109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini. Sono. 5.968 i casi positivi in Emilia-Romagna, 754 in più rispetto a ieri. 2.491 sono i casi lievi in isolamento a domicilioSalgono a 239 le guarigioni, 62 in più rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 267 (+7). Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 640: 109 in più rispetto a ieri, in parte relativi ai giorni scorsi trattandosi di persone per le quali si attendeva l’esito del tampone Covid-19. Arrivate ulteriori 315 mila mascherine e in distribuzione 22mila per ogni ambito provinciale

Fonte aggiornamento Agenzia regionale d’informazione (PF)

Bologna – In Emilia-Romagna sono complessivamente 5.968 i casi di positività al Coronavirus, 754 in più rispetto all’aggiornamento di ieri.

Passano però da 18.344 a 20.753 i campioni refertati, 2.409 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (295 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). E salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri) le guarigioni, 219 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 20 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 531 a 640109, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 73 uomini. Ma soprattutto per le province di Parma e Reggio Emilia, una parte dei decessi è relativa ai giorni scorsi, persone per le quali si attendeva l’esito del test tampone Covid-19. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 27 residenti nella provincia di Piacenza, 39 in quella di Parma, 19 in quella di Reggio Emilia, 11 in quella di Modena, 8in quella di Bologna (di cui 2 del territorio imolese),3 a Forlì, 1 a Rimini e 1 a Ferrara.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.575 (147 in più rispetto a ieri),Parma 979(110in più), Rimini 757 (66 in più), Modena 767 (104 in più), Reggio Emilia 773 (165 in più), Bologna 552(di cui 144 a Imola e 408 a Bologna; complessivamente 87 in più, di cui 20 a Imola e 67 a Bologna), Ravenna 213 (28 in più), Forlì-Cesena 250 (di cui 118 a Forlì, 6 in più rispetto a ieri, e 132 a Cesena, 17 in più rispetto a ieri),  Ferrara 102(24 in più rispetto a ieri). 


3.124 posti letto aggiuntivi già allestiti, 101 in più di ieri: 2.707 ordinari e 417 di terapia intensiva

Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionaleIn tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 101 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.023 a 3.124, tra ordinari (2.707) e di terapia intensiva (417).

Nello specifico: 586 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 742 a Parma (57 terapia intensiva), 531 a Reggio (48 terapia intensiva), 284 a Modena (76 terapia intensiva), 482 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (104 terapia intensiva), 58 a Ferrara (22 terapia intensiva), 441 in Romagna (in particolare: 201 Rimini, di cui 27 per terapia intensiva; 82 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 82 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 12 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).

Per quanto riguarda gli ospedali Covid si segnala  su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie  e della casa di cura Val Parma Hospital di 15 posti letto Covid ciascuno, estendibili. Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma.

Sul resto del territorio regionale restano confermate a  Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di BobbioCastel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub)Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese; a Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.


L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Volontariato

Continua ad aumentare il numero dei volontari di protezione civile impiegati nelle attività di gestione dell’emergenza: nella giornata di ieri sono stati 379 quelli attivi in Emilia-Romagna, il numero più alto dal 23 febbraio; 2.364 le giornate complessive  (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA, ecc.).

Il numero più consistente (103 volontari di  ANPAS e CRI regionale) opera a supporto del lavoro sulle ambulanze; a disinfettare e sanificare le ambulanze stanno, inoltre, operando 14 volontari di Piacenza e 12 di Parma; prosegue anche l’attività dei volontari ferraresi per il trasporto di campioni sanitari.

Quanto alle attività di assistenza alla popolazione – a supporto dei Comuni, per consegnare la spesa e farmaci alle categorie più fragili – i numeri di volontari più cospicui si riscontrano a Parma(45), Rimini (43), Ferrara e Modena (38), Forlì-Cesena 24.

Altri volontari sono impiegati in attività di logistica presso i magazzini regionali e di segreteria nei punti triage allestiti presso le strutture ospedaliere.


Ultimi interventi

È stato fornito un modulo abitativo, nell’ambito dell’allestimento dell’ospedale da campo di Piacenza, con funzione di carraia (controllo accessi); il modulo è dotato di climatizzatore e impianto elettrico (i bagni richiesti in un primo momento sono stati reperiti tra le risorse dell’esercito).

E’ stato anche effettuato il sopralluogo a San Polo di Podenzano (PC) per dare l’avvio all’operatività della struttura; il volontariato sta eseguendo ulteriori lavori sulle tende già installate (rimozione delle foglie cadute, pulizie, protezione alle entrate di una tenda magazzino, ecc.).

A Meldola (FC), da lunedì è in funzione il punto triage davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST); volontari del coordinamento di Forlì-Cesena, con la supervisione dei tecnici del Servizio Area Romagna, hanno allestito nel parcheggio adiacente all’Istituto una tenda pneumatica 4 archi e due gazebo, destinati al triage infermieristico: si tratta di un vero check point sanitario, presso il quale tutti gli utenti vengono visitati prima di accedere all’Istituto.


Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute 284.000 mascherine Montrasio19.050 mascherine ffp31.800 mascherine ffp2379.000 guanti sterili.

Altre 10.000 mascherine chirurgiche sono in arrivo dall’Agenzia di protezione civile del Lazio, nell’ambito dei rapporti di solidarietà fra le Regioni.

In distribuzione, oggi, 22.000 mascherine Montrasio per ogni ambito provinciale.


Punti triage 

Confermati i 31 punti-triage (tende e containers), 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:

  • 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
  • 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
  • 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
  • 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);
  • 3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
  • 2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
  • 1 in provincia di FC (Meldola);
  • 1 nella Repubblica di San Marino.


Donazioni

I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: Insieme si può l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus

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Nuovi posti letto dopo l’accordo con le strutture private in Regione

Coronavirus. Regione Emilia-Romagna e Aiop ER insieme per affrontare l’emergenza, siglato oggi l’accordo con l’assessorato alle Politiche per la salute. Subito disponibili 740 posti letto, di cui 8 di terapia intensiva. A regime saranno 3.750, con circa 100 posti in terapia intensiva

L’assessore Donini: “Un’intesa importantissima, che rafforza ulteriormente il piano messo in campo dalla Regione assieme alle Aziende sanitarie. Risultato frutto di una collaborazione proficua e consolidata nel tempo” . Il presidente Aiop, Biagi: “Pronti a far fronte comune nei momenti critici. Questo accordo ne è la dimostrazione”.

Bologna – L’Emilia-Romagna continua a fare squadra, per affrontare insieme l’emergenza Coronavirus, a partire dalla sanità.

Grazie a un accordo sottoscritto oggi da Regione e Associazione italiana ospedalità privata Emilia-Romagna – firmatari i rispettivi presidenti, Stefano Bonaccini e Bruno Biagi – sono già stati resi disponibili 740 posti letto delle strutture private, di cui 8 di terapia intensiva, su tutto il territorio regionale; un numero destinato ad incrementarsi ulteriormente nelle prossime settimane, e che a regime raggiungerà 3.750 posti complessivi95 dei quali riservati alla terapia intensiva. 

“Un’intesa importantissima – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – che rafforza ulteriormente il piano regionale di potenziamento della rete ospedaliera su tutto il territorio, che stiamo attuando con le Aziende sanitarie lavorando senza sosta. Inutile dire quanto sia fondamentale poter contare su un numero così elevato di posti letto aggiuntivi: un risultato ottenuto grazie alla collaborazione veloce e proficua avuta con Aiop e di un rapporto consolidato nel tempo. Un bell’esempio della capacità di questa regione di lavorare, bene, insieme”.

“Per Aiop ER far parte del servizio sanitario regionale significa esserci nel buono e cattivo tempo – ha aggiunto il presidente Bruno Biagi – vogliamo crescere quando la qualità del nostro sistema cresce e siamo pronti, come stiamo facendo, a fare fronte comune nei momenti critici. Non ci tiriamo indietro e questo accordo regionale ne è la dimostrazione. Le nostre sono strutture pubbliche di diritto privato e in quanto tali appartengono alla rete ospedaliera accreditata impegnata a gestire nel migliore dei modi l’emergenza COVID-19”.

In base all’accordo, i posti letto resi disponibili dalle strutture private riguardano i pazienti Covid, compresi quelli in ripresa dopo la fase acuta ma non dimissibili, e i pazienti non Covid che qui possono essere trasferiti per esigenze operatorie e internistiche.

Un ulteriore elemento dell’intesa riguarda il personale, per favorirne l’impiego nel modo più utile ed efficace possibile. Le strutture private si adopereranno per favorire, su richiesta di quelle pubbliche, il distacco di proprio personale sia medico che infermieristico, sulla base delle necessità che la Regione e le Aziende sanitarie esprimeranno in funzione dell’emergenza, senza compromettere naturalmente l’equilibrio gestionale delle strutture. Per tutta la durata dell’emergenza sono infatti sospese le norme relative all’incompatibilità del servizio pubblico/privato. Inoltre, Aiop si impegna a non attivare forme di cassa integrazione che, oltre alle ripercussioni sociali, potrebbero mettere a rischio la propria capacità produttiva. /EC

i posti letto e le strutture private

Piacenza

Ospedale Privato Piacenza                   posti letto 139            

Ospedale Privato Sant’Antonino          posti letto 80              

Ospedale privato San Giacomo             posti letto 120            

Parma

Ospedale Privato Città di Parma           posti letto 188            

Ospedale Privato Piccole Figlie             posti letto 88               

Ospedale Privato Valparma                    posti letto 56               

Reggio Emilia

Ospedale Privato Salus                           posti letto 103

Ospedale Privato Villa Verde                  posti letto 144                     

Modena

Hesperia Hospital posti letto 123  
     
Fogliani Posti  letto 60  
Pineta di Gaiato posti  letto 116  

 

Bologna

 Villa Torri                     posti letto 98

Villa Chiara                   posti letto 139                         

Prof. Nobili                         posti letto 83                                         

Villa Erbosa                        posti letto 269

Nigrisoli                               posti letto 119                                                   

Villa Laura                           posti letto 128                                                   

Villa Regina                         posti letto 50              

Santa Viola                                 posti letto 97                                            

Villa Bellombra                          posti letto 66                                           

             Villalba                                   posti letto 61

Villa Toniolo                           posti letto 174

Ferrara

Quisisana                                      posti letto 74                                                     

Salus                                              posti letto 108                                                   

 

Romagna

Domus Nova (RA)                         posti letto 130                                

San Francesco (RA)                   posti letto 111                                 

   Villa Maria Cecilia (RA)                posti letto 200

San Pier Damiano (RA)             posti letto 144  

Villa Igea (FC)                           posti letto 59                                           

Villa Serena (FC)                       posti letto 120                         

Malatesta Novello (FC)             posti letto 140  

             San Lorenzino  (FC)                  posti letto 113                                       

Sol et Salus (RN)                            posti letto 128  

Villa Maria (RN)                        posti letto 108                                  

Prof. Montanari (RN)                posti letto 75                                        

 

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La ricetta rossa elettronica manda in pensione quella di carta

Ricetta rossa: quella elettronica manda in pensione quella di carta. Obiettivo ridurre gli spostamenti da casa all’ambulatorio medico . Un aiuto arriva dalla Regione, che dispone la “dematerializzazione” delle ricette rosse. L’assessore Donini: “Una misura in più a tutela dei cittadini. Abbiamo anticipato quanto adesso è stabilito a livello nazionale per tutte le Regioni”. na novità importante che alleggerisce gli ambulatori dei medici di base togliendo affollamento nelle sale d’attesa. tutto finalizzato a evitare gli spostamenti delle persone unica strada individuata per contrastare il contagio e la diffusione del coronavirus.

I pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico con la sola trasmissione, da parte del medico, del “Numero ricetta elettronica” (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale

Fonte Agenzia regionale d’informazione / CV

Bologna – Ridurre il più possibile tutti gli spostamenti, anche quelli da casa all’ambulatorio medico, per scongiurare eventuali occasioni di contatto e contagio.
Con questo scopo, e per venire incontro alle esigenze dei cittadini, la Regione Emilia-Romagna, prima a farlo a livello nazionale, ha attivato già da alcuni giorni la ricetta dematerializzata anche per molti farmaci per i quali era prevista sinora quella rossa cartacea.

Parliamo dei farmaci “in distribuzione per conto” come, ad esempio, gli anticoagulanti orali prescritti dai medici di medicina generale in base al piano terapeutico dello specialista.

“Una misura in più a salvaguardia dei cittadini- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini– che rientra nelle disposizioni urgenti della Regione per ridurre la necessità di spostarsi dal proprio domicilio per ritirare medicinali. Con questo provvedimento abbiamo anticipato quanto è stato definito a livello nazionale e reso applicabile in tutte le Regioni. La priorità, infatti, è quella di limitare al massimo tutti gli spostamenti, riservandoli ai casi di assoluta necessità”.

Per i farmaci “in distribuzione per conto” e per tutti gli altri prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta su ricetta dematerializzata, inoltre, non è più necessario che il cittadino ritiri presso gli ambulatori medici il “promemoria” cartaceo della prescrizione.

La Regione ha infatti confermato che i pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) con la sola trasmissione da parte del medico al cittadino, secondo modalità tra loro concordate, del “Numero ricetta elettronica” (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale.

Per i pazienti che hanno già attivato, invece, il Fascicolo sanitario elettronico è sufficiente mostrare in farmacia, direttamente dal proprio smartphone, il simbolo del bar code della ricetta.

Proroga dei piani terapeutici e delle esenzioni

La Regione ha deciso inoltre di prorogare la validità dei Piani terapeutici dei farmaci e dei dispositivi medici rispettivamente di 3 e 6 mesi, evitando quindi ai cittadini, in questa fase di emergenza, di recarsi negli ambulatori medici per il rinnovo dei documenti, ad eccezione della necessità espressa dai professionisti di rivalutare le terapie in corso.

Infine, anche le esenzioni a validità limitata (ad esempio quelle per asma o neoplasia) in scadenza tra il 24 febbraio e il 30 giugno 2020 sono prorogate d’ufficio di 120 giorni, mentre quelle per disoccupazione e per lavoratori colpiti dalla crisi sono prorogate tutte al 30 giugno 2020.


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