LETTURE

La felicità del gradino

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PENSIERI PER VIAGGIARE IN TEMPI DIFFICILI – Il motivo ornamentale dentellato, una costante simbolica tra i popoli antichi del Centro America, simboleggia una scala. Non però quella squadrata in muratura con l’angolo retto tra alzata e battuta, bensì una forma più arcaica intagliata in un tronco ancora oggi in uso tra i pueblo.

Per chi voglia raffigurare simbolicamente il divenire, le salite e le discese della natura, gradini e scale rappresentano l’esperienza primigenia dell’umanità. Sono il simbolo della conquista dello spazio verso l’alto e verso il basso. L’uomo che non procede più a quattro zampe ma in posizione eretta ha bisogno di un ausilio per vincere la forza di gravità quando guarda in alto; ha inventato perciò la scala, uno strumento per nobilitare questa sua inferiorità nei confronti dell’animale.

L’uomo che nel suo secondo anno di vita impara a levarsi in piedi conosce la felicità del gradino perché in quanto essere che ha dovuto dapprima imparare a camminare, riceve al tempo stesso la grazia di poter levare il capo.

Salire è il massimo per l’uomo il quale dalla terra tende al cielo. Osservare il cielo è la grazia e la maledizione dell’umanità.

Aby WarburgIl rituale del serpente (Adelphi)

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