“Agricoltura altra e consumo critico” è il tema del seminario, organizzato dalla Fondazione Bertuzzi&Losi, in collaborazione con i “Contadini Resistenti” che si terrà sabato 26 ottobre all’agriturismo Vallescura a Piozzano in via Monteventano, 7 dalle ore 10 alle 17 circa.
Grazie alla Fondazione che aveva promosso una prima edizione del seminario nel giugno del 2016, è partita la ricerca delle neo-ruralità piacentine, piccole realtà agricole locali, che lavorano in modo sostenibile.
Da allora un gruppo di contadini è riuscito con fatica e perseveranza a mettersi in rete – spiegano gli organizzatori – rete umana e proficua e ha colto l’obiettivo di portare avanti insieme, compatti, la propria filosofia di lavoro e di vita.
A tre anni dalla prima indagine la Fondazione Bertuzzi ritorna a confrontarsi con la comunità locale per raccontare la strada percorsa da allora insieme ai nuovi contadini. Un momento importante, una pausa di riflessione per individuare insieme “contadini e complici” i passi ancora da compiere verso la transizione, il recupero e la valorizzazione del territorio. La posta in gioco dunque è alta perché il punto di approdo è dare forza a uno sviluppo agricolo sostenibile che ha bisogno della congiunzione di due anelli inseparabili: i produttori e i consumatori. Il punto cruciale della riflessione è dunque spingere a una sensibilità maggiore i cittadini verso la ricerca di prodotti sani e biologici.
Ricchissimo il programma dei lavori coordinati da Gianni D’Amo. Si inizia alle 10 con Dino Magistrati l’intervento del presidente della Fondazione Fabrizio Bertuzzi e Mina Losi, quindi Giorgio Ferraresi di Ostemi (Osservatorio dei territorialisti Milano) sul tema “Oltre la sostenibilità: il ruolo strategico e territoriale delle neoruralità” a seguire Giuliana Cassizzi che illustra i “Tre anni di esperienza con i contadini: la nascita di un’associazione libera”.
Quindi la parola alle aziende che si presenteranno. Al centro della loro attività la resilienza che è il filo conduttore del loro mantenimento e del territorio.
La parola ai produttori piacentini
Mauro Lanfranconi – azienda Vallescura Piozzano – collina Val Luretta “Associazione Contandini Resistenti: scopi e obiettivi”
Luca Modolo azienda agricola Modolo Predalbora, Farini ; montagna Val Nure “Lo stato dell’allevamento apistico. Come far fronte alle difficoltà ambientali e antropiche”
Marta Schiavon azienda agricola Cadonica, Bobbio – Collina Val Trebbia “L’azienda Cadonica e il suo mulino: un esempio di recupero di architettura minore e annesse attività rurali”.
Sara Bernocchi, azienda agricola Woods Bettola – Collina Passo del Cerro. “Reinventarsi un modo ecosostenibile a 900 metri di altitudine: artigianato specializzato, cachi essiccati, raccolta prodotti del bosco”
Silvia Scabini, azienda agricola Ponte sopra, Bobbio – Collina Val Trebbia “Come e perché recuperare l’attività storica di famiglia: allevamento ed agricoltura sostenibile tra cavilli burocratici e voglia di resistere”
Pietro Laneri, Podere Casa Chierica, Calstelnuovo – Agazzano Collina Val Tidone
Jacopo Tirelli, Azienda agricola Agrigest, Bobbio – Alta Val Trebbia “Allevamenti sostenibili per la natura, il benessere degli animali e la salute umana: “Poca carne, buona carne”
Davide Poggi, Carmiano, Bettola – Collina Val Nure “Trazione animale in agricoltura: il nuovo paradigma della vita contadina?
Idee per tratteggiare il futuro
Finita questa sessione nel pomeriggio spazio ai progetti futuri e alle istanze della collettività. In programma l’intervento di Fernando Tribi Slow Food Piacenza “Terra Madre a Piacenza come nel mondo”; seguirà Andrea Albasi (sindaco di Rivergaro) “Collaborazioni sul territorio di Rivergaro; Martino Pierdomenico (contadini resistenti) “Le idee dell’associazione per incontrare il cliente”; Antonella Gallino (Considerovolare.it) “Mangiare meglio a partire dalla spesa. Consigli pratici per una spesa più sana e più umana”.
Infine il dibattito e il confronto con i produttori.
info@antonellalenti.it