LETTURE

LETTURE – Non è vero ma ci credo

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PENSIERI PER VIAGGIARE IN ANNI DIFFICILI (23) – L’alternativa tra “magia” e “razionalità” è uno dei grandi temi da cui è nata la civiltà moderna. Questa alternativa ha il suo prologo in alcuni motivi del pensiero greco e della predicazione evangelica, ma si costituisce come centro drammatico della civiltà moderna con il passaggio dalla magia demonologica alla magia naturale del Rinascimento, con la polemica protestante contro il ritualismo cattolico, con la fondazione della scienza della natura e dei loro metodi, con l’illuminismo e la sua fede nella ragione umana riformatrice, con le varie correnti di pensiero che si legano alla scoperta della dialettica e della ragione storica.

L’illuminismo napoletano è però segnato da una scarsissima partecipazione alla polemica esplicita e impegnata contro i tratti più esteriori e ritualistici della religione confessionale, e il suo restringersi nella sfera religiosa ai soli problemi politici dei rapporti fra Stato e Chiesa.

Un limite più particolare, ma sotto certi rispetti particolarmente istruttivo, si manifesta nella formazione di una ideologia di compromesso che, del tutto irrilevante dal punto di vista teorico, esercitò a Napoli una notevole influenza nell’ambito pratico del costume: l’ideologia della jettatura, così come fu elaborata da alcuni illuministi napoletani, alla ragione umana consapevolmente riformatrice e pianificatrice  della vita sociale viene contrapposta, con discreta ironia, la figura dello jettatore come individuo che inconsapevolmente e sistematicamente introduce il disordine nella sfera morale, sociale e naturale della realtà e che nel mondo sta come colui che, per cieco destino, fa andare sempre le cose di traverso.

Ernesto De Martino, Sud e magia – Feltrinelli

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