SERPE IN SENO/SALUTE

4mila i casi positivi in Emilia-Romagna, 478 in più. Piacenza ancora funestata da 26 decessi

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4mila i casi positivi in Emilia-Romagna, 478 in più rispetto a ieri e per Piacenza ancora il triste primato dei decessi. Sono oggi 26. In regione sono 1.536 i casi lievi in isolamento a domicilio. (Coronavirus, l’aggiornamento dall’Agenzia regionale d’informazione dell’Emilia Romagna)

Salgono a 134 le guarigioni.I pazienti in terapia intensiva sono 223 (esclusi quelli di oggi della provincia di Rimini, il cui dato non è ancora disponibile). Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 396: 50 in più rispetto a ieri

In Emilia-Romagna sono complessivamente 4 mila i casi di positività al Coronavirus, 478 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 13.096 a 14.510 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12.00, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 1.466 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 223 (26 in più rispetto a ieri). E salgono a 134 (ieri erano 88) le guarigioni, 117 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 17 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 346a 39650, quindi, quelli nuovi; per 4 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici.

I nuovi decessi registrati riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 3 in quella di Rimini, 4 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 1 a Forlì e 3 in quella di Bologna, due dei quali a Medicina; due persone decedute erano residenti fuori regione.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.204 (131 in più rispetto a ieri), Parma 800 (93 in più), Rimini 578 (69 in più), Modena 460 (20 in più), Reggio Emilia 299 (58 in più), Bologna 333 (complessivamente 42 in più, di cui 10 a Imola e 32 a Bologna), Ravenna 124 (10 in più), Forlì-Cesena  144 (di cui 74 a Forlì, 22 in più rispetto a ieri, e 70 a Cesena, 19 in più rispetto a ieri),  Ferrara 58 (14 in più rispetto a ieri).  

2.480 posti letto aggiuntivi già allestiti, 218 in più di ieri: 2.111 ordinari e 369 di terapia intensiva 

Tra ieri e oggi in tutta l’Emilia-Romagna sono stati allestiti ulteriori 218 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.262 a 2.480, tra ordinari (2.111) e di terapia intensiva (369).Un lavoro che procede a ritmo serrato, quellomesso in campo dalla rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale.

Nello specifico: 606 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 585 a Parma (49 terapia intensiva), 342 a Reggio (42 terapia intensiva), 246 a Modena (66 terapia intensiva), 324 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (91 per terapia intensiva), 68 a Ferrara (21 terapia intensiva), 309 in Romagna (in particolare: 145 Rimini, di cui 23 per terapia intensiva; 56 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 47 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 6 Lugo).

L’impegno del Volontariato

Ieri, 16 marzo, sono stati 156 i volontari operativi in Emilia-Romagna, per un totale di 1.507 dal 23 febbraio scorso. Tra i nuclei più consistenti quelli impegnati a Parma (39), Rimini (20) e Forlì-Cesena (15);fra le associazioni nazionali, risultano operativi 24 volontari Anpas, 4 Croce rossa italiana e 10 dell’Associazione nazionale alpini (Ana). Le attività più significative svolte dai volontari in questo periodo di emergenza da Coronavirus, vanno dall’aiuto ai Comuni nell’ assistenza alla popolazione, come ad esempio la consegna della spesa e dei farmaci alle persone più fragili, al supporto al servizio delle ambulanze (effettuato principalmente da Anpas E Cri); fino alla sanificazione delle ambulanze (attività svolta soprattutto a Fidenza). A queste attività si aggiunge il supporto tecnico alle più recenti installazioni per il pre-triage ospedaliero

fonte agenzia d’informazione Emilia-Romagna/Ti.Ga.

Sequestrati ventilatori polmonari destinati all’estero, ora sono in dotazione al sistema sanitario regionale

Intanto nella mattinata di ieri i carabinieri hanno consegnato al presidente Bonaccini cinque ventilatori polmonari sequestrati dai Nas di Parma, prodotti in Emilia-Romagna e destinati all’estero: “Verranno messi a immediatamente a disposizione della sanità regionale. Indispensabile, anche attraverso operazioni come queste, garantire le dotazioni strumentali e tecnologiche necessarie a chi opera in prima linea contro il virus”

Su disposizione del Prefetto di Parma, e in collaborazione con l’Agenzia della Dogane, i militari dell’Arma hanno scoperto una operazione triangolare che partiva dall’azienda produttrice del parmense e passava da una ditta polacca

Bologna – I Carabinieri del Nas di Parma hanno consegnato questa mattina al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccinicinque ventilatori polmonari automatici con i relativi accessori, originariamente destinati all’esportazione negli Emirati Arabi Uniti. Destinazione finale che sarebbe stata raggiunta attraverso un’operazione triangolare che partiva dall’azienda produttrice, del parmense, passando per una ditta polacca.

I dispositivi, requisiti dai Nas di Parma in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, sulla base del decreto disposto dal Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, vengono invece ora messi immediatamente a disposizione degli operatori sanitari dell’Emilia-Romagna e per questo sono stati consegnati al presidente della Regione. Andranno subito ad aumentare la dotazione tecnica necessaria per rispondere in maniera sempre più efficace alla gestione dell’emergenza coronavirus.

Il presidente della Regione, accogliendo la delegazione dei Nas, guidata dal Maggiore Gianfranco Di Sario, ha ringraziato i militari e l’Arma dei Carabinieri per il loro supporto: “La nostra sanità sta affrontando il momento più difficile di sempre, con grande professionalità e con uno spirito di abnegazione che ci rende orgogliosi del lavoro dei nostri sanitari. Assicurare la piena disponibilità delle dotazioni tecnologiche necessarie è per noi indispensabile, anche attraverso operazioni come quella di oggi, che contribuirà a dare ai nostri operatori migliori condizioni in cui lavorare. Un’operazione- ha concluso- perfettamente in linea con l’auspicio che avevo avanzato già all’inizio dell’emergenza sanitaria, quando insieme ai miei colleghi presidenti di Regione avevo chiesto, in quel caso riferito ai dispositivi di protezione individuale, che quelli prodotti in Italia rimanessero nel nostro Paese, arrivando, se necessario, alla loro requisizione”.

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