GALLERIA (14) – Libertà di segno è anche libertà di pensiero
GALLERIA (14) – Sebbene un po’ rallentata non si ferma la ricerca di un’espressione attraverso i colori. Che dire una strada nuova mai percorsa prima perché non so più che cosa inventarmi per mettere a tacere le inquietudini che si muovono impetuose, spinte anche dal forzato immobilismo. Tant’è. Un po’ di colore ravviva la mente e lo consiglio anche a chi è avvolto dal grigiore di una quotidianità fatta di primati, di spintoni e di cattivi pensieri. Spesso applicati agli altri.
Comunque sia la sperimentazione prosegue e di volta in volta mi soddisfa un poco, un tantino o per niente. A parte la domanda che sempre ricorre per ogni cosa che faccio: a chi serve? A cosa serve? Perché lo faccio? Resta il fatto che lo faccio. Forse semplicemente per riempire il tempo compreso tra l’alba e il tramonto che in una parola significa occupare il tempo per vivere. Per farlo ognuno trova il suo modo.
Guai a pensare che ce ne debba essere uno solo per tutti. Avete presente la noia? Vedere tanti se stessi ad ogni angolo di strada? Follia. Eppure il fare come gli altri, essere come gli altri sembra un mantra per questi tempi. Basta scorrere il riassunto delle notizie – sopratutto quelle frivole – che si viene trascinati in un gorgo sempre uguale dove si propone un modello (che in quel momento è reputato il top) a cui uniformarsi per essere riconosciuti.
Investe la moda e quindi l’apparire e purtroppo investe anche il pensiero. Ecco il pensiero per me è libero. Deve essere libero. In quanto tale si scontra spesso con gli schemi e quindi resta il mio pensiero.
Da qui la voglia di dipingere. S’imprime sulla tela un segno che non può mai essere uguale a un altro che anche tu stesso puoi aver prodotto prima e quello successivo non sarà mai lo stesso di nessun altro segno. Diventa così uno grande spazio di libertà. Libertà di gesto, certo e perché no anche di pensiero. Bé ecco le prove di questi giorni.
