SERPE IN SENO/SALUTE

“Alzare la guardia negli ospedali e stanare il virus. Le prove da lunedì”

4.777 i tamponi effettuati, 258.274 in totale. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.000 (-124). In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-23) e nelle terapie intensive (-2). I nuovi decessi sono 17. In arrivo in Emilia-Romagna altri 11 infermieri volontari
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Alzare la guardia negli ospedali e stanare il virus. Le prove da lunedì. “Anche se i dati ci dicono che la presa epidemiologica sta scendendo ogni giorno manterremo alta la guardia soprattutto da lunedì quando riapriranno tante attività. Il nostro impegno è quello di stanare il virus anche tra gli asintomatici e questo lavoro proseguirà anzi si intensificherà con l’arrivo di nuove strumentazione che permetteranno di eseguire fino a 10mila test al giorno”. Parola di assessore alla salute Raffaele Donini.

L’assessore ha parlato anche dell’attività di potenziamento delle strutture sanitarie, (soprattutto le terapie intensive) dell’assunzione di sanitari e infermieri (totale 3014 di cui 543 medici) e si è soffermato anche sulle cure domiciliari sviluppate attraverso le Usca.

Ne sono state create oltre cento in tutta la regione e hanno svolto 25.440 interventi a domicilio in cui i pazienti non solo sono stati visitati ma a loro sono state somministrate anche le cure necessarie. Ma tutto questo è il passato, recente ma passato. Ora il nuovo impegno lo ha ricordato più volte è non abbassare la guardia.

guardia
Foto di Luis Melendez su Unsplash

Così Donini durante la diretta Facebook di cui fino al 9 maggio è stato protagonista quotidiano il commissario ad acta per il Covid Sergio Venturi che ha concluso l’incarico. Durante la diretta ha illustrato il report quotidiano (sotto tutte le informazioni che riguardano sabato 16 maggio a Piacenza 2 decessi e 5 contagiati) ma ha anche tracciato il punto della situazione in vista della sfida che si apre il 18 maggio con la riapertura di tante attività e con la sancita (e anche molto attesa) fine del lockdown in corso dal 12 marzo.

Non abbassare la guardia – Lunedì summit delle Ausl

L’impegno più stringente che chiederò a tutti i direttori delle Ausl della regione da lunedì – ha detto – riguarderanno tutte le strutture ospedaliere della regione. Saranno effettuati tamponi a tutte le persone che vengono ricoverate e non solo per essere operate e alle stesse persone sarà fatto un tampone al momento delle dimissioni. Questo per restituire alla persona dimessa la sicurezza di essere negativa e quindi per non produrre situazioni di rischio.

Non abbassare la guardia – Per i degenti

Sarà proseguito lo screening al personale socio-sanitario dopo che un primo giro di test ha coinvolto 90mila persone. Ora sarà allargato ai centri diurni per i disabili e poi alle forze dell’ordine alla protezione civile, ai vigili del fuoco a tutti colore che per la loro attività hanno una maggiore interazione con i cittadini. Lo screening che abbiamo effettuato – ha detto Donini – ci ha permesso di vedere che il 5% ha mostrato anticorpi del virus e ci ha dato la possibilità di scoprire persone positive asintomatiche. (Intanto sono partiti a Piacenza i test sierologici sulla popolazione)

Non abbassare la guardia – Per i visitatori

Non abbasseremo la guardia e questo vale anche per le persone che entreranno in ospedale per far visita ai degenti. E’ Necessario fornire maggiori informazioni cercando di diffondere una maggiore attenzione e consapevolezza nei comportamenti e per il rispetto delle norme di sicurezza, mantenendo alcune cautele come non avvicinarsi troppo al paziente, mantenere la mascherina, i guanti ecc.

Non abbassare la guardia dopo il lavoro di questi mesi

Il lavoro svolto in questi mesi è il messaggio dell’assessore è necessario tenere alta la guardia. Ora i numeri di questi giorni alzano sempre di più il numero delle persone guarite ad oggi sono 17.370 e sono guarite il 64 % delle persone che si sono ammalate. Un dato che ci porta in primo piano a livello nazionale per numero delle persone guarite.

Non abbassare la guardia – Tanti pazienti curati a casa

Dati che portano ad avere fiducia sul futuro infatti diminuisce la popolazione che è ancora attiva nella malattia e va detto che l’ 85% di 5mila persone ancora attive per la malattia hanno la possibilità di essere curati a casa loro o nel caso o in alternativa, nel caso in cui non vi siano le condizioni logistiche abbiamo la possibilità di offrire a tutte le persone anche la permanenza nelle strutture alberghiere (Alberghi Covid) messe a disposizione per evitare il contagio domestico principale ragione del contagio e diffusione del virus. Quindi è un dato molto importante quando si ha l’85% della popolazione attiva nella malattia non ospedalizzata.

Non abbasseremo la guardia- Alberghi Covid

Ora le persone che si trovano in ospedale (500) hanno la possibilità di avere la migliore cura possibile per capacità e competenza del personale sanitario ma anche per il fatto che non siamo più fase in cui ospedali venivano presi d’assalto a causa del dilagare del contagio. Quindi più azione domiciliare o più cure nelle strutture alberghiere e più aumenta la capacità del sistema sanitario di prendersi cura delle persone malate che devono ricorrere alle cure ospedaliere.

Non abbassare la guardia – Il sistema ha tenuto

Con una punta d’orgoglio – ha detto l’assessore Donini – posso dire che il sistema non è mai collassato. I 450 posti di terapia intensiva che avevamo quando è iniziato tutto siamo artivati al massimo ad averne oggi 573 e solo 112 sono occupati da pazienti Covid. Abbiamo duqneu una buona disponibilità di terapie intensive e stiamo investendo risorse per essere la prima Regione che risponde al criterio di adeguatezza ottimale in termini di posti in terapia intensiva che è stato stabilito dal governo.

Non abbassare la guardia – Nuovi posti di terapia intensiva a giugno

Ai primi di giugno – ha ricordato Donini – inaugureremo infatti reparti aggiuntiva di Terapia intensiva i Covid intensive care per 140 posti tra Terapia intensiva e sub intensiva che sono stati realizzati all’interno degli ospedali esistenti e nelle immediate adiacenze. Non ci siamo inventati strutture esterne agli ospedali che sono dislocate in modo non utile per l’attenzione multidisciplinare che Covid richiede. Il sistema quindi è formato da una rete flessibile unita e collegata tra varie strutture ospedaliere.

Nei giorni della massima intensità dell’epidemia – ha ricordato – abbiamo spostato da Piacenza 150 pazienti negli altri ospedali regionali nonostante che a Piacenza i posti di Terapia intensiva fossero stati triplicati passando da 15 a 45. Su questo sono state investite molte risorse per arrivare ad avere in totale 650 posti di Terapia intensiva.

Non abbassare la guardia – Le regole condivise si rispettano di più

Da lunedì riapriranno negozi, bar, ristoranti si potrà andare nelle spiagge, gli alberghi le strutture ricettive riapriranno dopo. Tutti aspetti discussi dal presidente Bonaccini con il governo. Donini ha quindi sottolineato l’importanza della condivisione Perché ha spiegato non c’è regola che non venga rispettata nel migliore dei modi se nasce dalla condivisione di chi la deve applicare. Non ci spaventa se troveremo persone positive se riusciamo a trovarli prima che abbiamo possibilità di infettare altre persone.

Un impegno per le prossime settimane. Ha garantito Donini.

antonella lenti

(info@antonellalenti.it)

a.le

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