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Patrizia Barbieri: “Aiuti concreti e veloci siamo come un territorio terremotato” Sistema economico e comuni in affanno. Perdita secca di 7 milioni per il Comune di Piacenza

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DALL’INTERVISTA LIVE DI PATRIZIA BARBIERI REALIZZATA DA ILPIACENZA E SPORTPIACENZA -La ripartenza, seppur parziale, è alle porte ma chi ci capisce qualcosa è bravo, sapere chi può fare cosa non è così semplice. La speranza di avere a disposizione norme chiare è l’auspicio con cui la sindaca Patrizia Barbieri apre la lunga intervista live gestita da IlPiacenza e Sportpiacenza.

“Stiamo mettendo in campo tante progettualità su varie tematiche, ma avremmo bisogno di avere norme chiare. Anche noi stiamo cercando di interpretarle – ha esordito – per non mettere a disagio i cittadini e rendere più facile la tutela della salute, elemento primario.

Nonostante tutto si sta lavorando per mettere in campo idee e proposte che per ora restano inattuabili proprio per la scarsa chiarezza di fondo. Un esempio? Il problema dei bambini e dei ragazzi su cui abbiamo elaborato un progetto.

Noi continuiamo a sollecitare che si chiarisca su questo punto molto importante anche per le famiglie. Sarebbe necessario sapere, sia che i bambini vadano a scuola o al nido, sarebbe importante sapere in quali condizioni andranno. Sarebbe importante sapere quali misure si devono attuare per dare risposte.

E’ inaccettabile che ad oggi non ci sia chiarezza su un problema così importante. Non continuiamo a sfornare progettualità è assurdo che ad oggi si navighi a vista su temi così delicati”.

Tra i progetti di cui ha parlato Patrizia Barbieri da segnalare anche una verifica in corso per “ritagliare” spazi cittadini per nuove ciclabili “Andremo sempre di più verso questo tipo di mobilità”, ha puntualizzato.

COME SE FOSSIMO AREA TERREMOTATA

Quello che è successo a Piacenza è da considerare alla stregua di un terremoto – ha sottolineato Barbieri alla domanda posta da Filippo Mulazzi riguardo alla visita del premier Conte dei giorni scorsi. Al presidente Conte ho chiesto misure economiche concrete, al di là delle opere infrastrutturali di cui abbiamo un gran bisogno ed è necessario che tutto questo avvenga velocemente. Se questi sostegni economici non arrivano in fretta ci possiamo trovare con un sistema economico che rischia di essere completamente compromesso. Vorrei vedere le misure al più presto.

Un sostegno che sarà necessario anche per il sistema degli enti locali, tutti i comuni della provincia – ha messo in evidenza la sindaca Barbieri che è anche presidente della Provincia – nel periodo dell’emergenza i Comuni hanno fatto fronte a situazioni emergenziali con entrate che non arriveranno mai e quindi i bilanci, per non andare in deficit, necessitano di sostegni. Perché una cosa è certa “le risposte alle persone le dobbiamo dare”.

Quell’avanzo comunale di 8 milioni di euro si è praticamente azzerato – ha messo in evidenza Barbieri – Da una simulazione fatta dagli uffici infatti per il comune di Piacenza sta maturando una perdita secca di 7 milioni di euro. Questa è la situazione.

ZONA ROSSA? NO, NESSUN FOCOLAIO AUTOCTONO

E quindi una puntualizzazione sulla non dichiarazione di Piacenza come zona rossa

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Se il rischio contagio aumenterà sarà lei o la regione che deciderà le misure? Vi siede dati una soglia in base alla quale decidere se continuare o chiudere ancora, aveva chiesto il giornalista Filippo Mulazzi. Questa risposta – ha replicato Barbieri – la vorrei anche dalla sanità. Ci era stato detto che Piacenza non era zona rossa perché secondo l’Istituto superiore di sanità non c’era un episodio di focolaio autoctono. Riguardo a questo problema ho chiesto che ora l’Istituto superiore di sanità abbia un occhio attento su Piacenza perché le misure devono essere decise sulla base di parametri precisi.

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Dall’ultimo report della Regione Emilia Romagna che segnala come gli accessi al Pronto soccorso per Covid 19 siano decisamente ridotti rispetto al mese di marzo

Altro tema oggetto dell’incontro con il premier Conte è stato l’utilizzo dell’ospedale militare in centro cittadino. Per che utilizzo e in quali tempi? La domanda di Mulazzi.

Ho chiesto che possa essere valutata la concessione al Comune dell’ospedale militare. Con l’emergenza che abbiamo vissuto – ha motivato Barbieri – è emersa drammaticamente una penuria di spazi. E quindi nel caso tornasse una nuova ondata epidemica credo sarebbe necessario avere a disposizione luoghi  per dare risposte anche alle nostre case di riposo o per spazi per passare la quarantena. Ora saranno fatti i sopralluoghi e, nel caso venga concesso l’utilizzo, questa è la richiesta, dovrà essere consegnata con tutte le risorse necessarie.

Dovendo convivere con Covid e poiché si teme che in autunno avremo una stagione impegnativa, non vorrei che si ripresentasse lo stress della fase uno, vorrei che si potesse disporre  di una struttura per fornire risposte ai bisogni che potrebbero presentarsi. Ma è chiaro e questo è importante che saranno necessarie procedure semplificate, risposte certe e una soluzione rapida.

Rapidità anche per la realizzazione del nuovo ospedale. Si è detto occorre accelerare, bene. Si può accelerare se si applicano le stese procedure utilizzate per costruire il nuovo ponte di Genova. Se tutto resta così secondo la norma di oggi i tempi non sono brevi e per noi diventa importante avere una risposta celere. L’Italia del Nord gli ospedali italiani hanno mostrato che gli ospedali hanno bisogno di rispondere a criteri diversi da quelli utilizzati fino ad ora. Il nostro, lo sottolineano tutti, sarà il primo ospedale dell’era post Covid e dovrà essere concepito con tecniche diverse…

TANTE LE DOMANDE … SI PUO’ FARE,  NON SI PUO’FARE?

Patrizia Barbieri sollecitata dalle domande arrivate dal pubblico ha toccato vari temi legati alla fase 2 che si apre lunedì. Dagli spostamenti fuori Regione… “I fidanzati dovranno attendere ancora un po’” alle esigenze dello sport “Sarà possibile allenarsi per i professionisti a porte chiuse ma anche non da soli” e ancora “potranno riprendere le manutenzioni negli impianti sportivi come lo sfalcio dell’erba o la sistemazione degli spogliatoi…”. Avete previsto di aiutare le famiglie e le società per le attività di base? E’ stato chiesto.

“L’attenzione delle amministrazioni nei confronti dello sport – ha ricordato Barbieri – è sempre molto alta ed è sempre stato dato un grande sostegno, ma la ripresa delle attività sarà regolamentata anche su base sanitaria. E quando sarà possibile è una previsione difficile da fare e dipenderà da quello che succede nelle prossime settimane riguardo alla diffusione del virus. Diverse invece le aperture per le attività riabilitative per anziani e disabili che saranno svolte da personale sanitario e che quindi saranno riprese…

In conclusione la sindaca Barbieri ha voluto ringraziare i cittadini di Piacenza che hanno seguito le indicazioni della fase uno

E poi un appello che invita a

“Non mollare ora rispettando le norme: distanziamento sociale, mascherina siamo stati bravi nel farlo in questi mesi però dovete aiutarci ad andare avanti con questo spirito… “

BARBIERI

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