LETTURE

LETTURE – Campo dei Fiori

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PENSIERI PER VIAGGIARE IN ANNI DIFFICILI (17) – Il 9 giugno 1889 si inaugura la statua di Giordano Bruno  davanti a 20mila persone (dati della questura). E’ l’apoteosi dell’Italia laica che celebra la vittoria sul papato: Papa Leone XIII replica che Giordano Bruno è doppiamente apostata “ribelle fino alla morte all’autorità della Chiesa”.

Ma l’apoteosi di Giordano Bruno non riuscirà ad essere un punto di partenza. Nei decenni successivi al 1889 l’Italia laica avrebbe perso molte battaglie (divorzio, riposo domenicale, opere pie, insegnamento della religione nelle scuole). La storia d’Italia avrebbe evidenziato tutti i limiti di un radicalismo astratto, da salotto borghese o da cattedra universitaria, che inneggiava alla poesia della scienza e della filosofia più di quanto non praticasse la prosa della riforma politica e sociale.

Alla lunga il monumento di Campo dei Fiori fu solo un’inutile fuga in avanti, il bronzeo giocattolo di un pugno di vincitori perdenti. Quarant’anni dopo nell’Italia dei patti lateranensi Mussolini sarà costretto a smentire pubblicamente le voci che sostenevano che negli accordi ci fosse la demolizione della statua. Non ce ne sarà bisogno: l’Italia laica era già stata demolita dal clerico-fascismo.

Sergio Luzzatto, recensione al volume di Massimo Bucciantini Campo dei Fiori, storia di un monumento – Einaudi

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