LETTURE

Paraculo

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PENSIERI PER VIAGGIARE IN TEMPI DIFFICILI 3 – Janet Flanner, giornalista del New Yorker, arriva in Italia nel 1946. Prima aveva seguito il processo di Norimberga e aveva conosciuto il senso di colpa dei tedeschi che, quando autentico, era così profondo da raggiungere un livello di cupezza mai visto in precedenza. In Italia la sconfitta sembrava fosse stata presa come una leggenda metropolitana, inventata dai detrattori del paese. Gli italiani erano convinti di aver vinto la guerra, non di averla persa, e il senso di colpa era completamente sconosciuto.

La Flanner credeva di trovare Roma in grande difficoltà, ma si accorse subito che la città aveva superato lo stadio della fame ed era arrivata a quello di una precaria sopravvivenza con incredibili punte di benessere.

In via Condotti le gioiellerie erano più fornite di quelle migliori di Parigi. A Porta Portese prosperava il più grande mercato nero d’Europa. Nessuno parlava del fascismo se non con sarcasmo come se fosse stato un fenomeno semisconosciuto di importazione estera.

Flanner spiega anche il fenomeno del “paraculo”: era l’imbottitura che le madri cucivano nei calzoni dei figli ragazzini mandati a svaligiare i camion in corsa.

Tratto da Janet Flanner, Lettere da Parigi

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