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Sospese in Emilia Romagna tutte le Fiere previste nel mese di marzo

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Bologna – In Emilia-Romagna per tutto il mese di marzo non si svolgeranno le fiere programmate. Da Piacenza a Rimini, le iniziative saranno spostate e calendarizzate in altri mesi a partire dal prossimo aprile. A Bologna il Cosmoprof slitta a giugno.

Aggiornamento il 24 febbraio 202o. fonte Agenzia d’informazione dell’Emilia Romagna

La decisione è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi in Regione, nel corso di una conference call tra direttori e presidenti delle Fiere emiliano-romagnole con l’assessore regionale uscente alle Attività produttive, Palma Costi, e il suo successore Vincenzo Colla per fare il punto sulle ricadute nel sistema fieristico a causa dell’emergenza Covid-19.

Dai vertici delle Fiere di Bologna, Rimini, Parma, Piacenza e Cesena è arrivata, spostando le iniziative in calendario per il mese di marzo, un’unanime autotutela volontaria per proteggere la salute dei visitatori, degli espositori e dei lavoratori degli expo regionali. Per far fronte alle ricadute economico-finanziarie legate agli spostamenti degli appuntamenti, la Regione ha richiesto ai distretti fieristici di mettere a punto, in tempi brevi, una quantificazione delle perdite e di eventuali impatti, diretti o indiretti, sull’occupazione.

Questo per aprire un confronto sul settore fieristico a livello nazionale con il Governo, che coinvolga anche le altre Regioni colpite dall’emergenza Coronavirus, e ottenere le risorse necessarie a far fronte alla crisi.

Nel mercato fieristico italiano l’Emilia-Romagna si posiziona al secondo posto, preceduta dalla Lombardia, due regioni ove si concentra il 60% delle manifestazioni internazionali (in Lombardia 35% e 25% in Emilia-Romagna). Nel corso del 2018 l’attività fieristica in Emilia-Romagna ha raggiunto 1.222.630 mq di superficie espositiva affittata, distribuiti su 89 manifestazioni che hanno raccolto oltre 35 mila espositori diretti e quasi 2,6 milioni di visitatori.

BolognaFiere sta approntando la riformulazione del calendario del primo semestre del 2020 con lo spostamento a giugno del Cosmoprof e ai primi di maggio della Bologna Children Bookfair, salone del libro per i ragazzi. A Bologna si riparte sostanzialmente dopo Pasqua con Exposanità (aprile), a Parma Mercante in Fiera (febbraio-marzo) è spostato a giugno e si riparte in marzo con Mecspe – Tecnologia Innovativa, mentre resta fissato a maggio Cibus.

A Rimini rinviata Enada – Amusement show (marzo) ad aprile o eventualmente a settembre. 

A Piacenza già domenica scorsa Crossing era stata rinviata e fissata per dicembre. Nel mese di marzo non si svolgeranno Apimel, Buon Vivere e Seminat, Moto Bike Show e Piacenza Militaria.  L’Expo di Cesena riparte con la propria attività con MacFrut – Fruit & Veg Professional Show che si terrà a Rimini a maggio.

Le manifestazioni pubbliche sospese e quelle che si possono svolgere

Nuovo aggiornamento regionale dell’Agenzia d’informazione della giunta dell’Emilia Romagna

Di seguito l’elenco di quelle da sospendere e quelle che possono proseguire. Ecco i chiarimenti applicativi dell’Ordinanza del ministro della Salute e del presidente della Regione, in vigore in Emilia-Romagna fino al 1^ marzo

Stop a tutte le manifestazioni e le iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali. Il testo trasmesso dalla Regione alle Prefetture. Le autorità territoriali competenti potranno disporre ulteriori prescrizioni, in ragione di particolari esigenze delle comunità locali

Bologna – Messi nero su bianco i chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus, che rimarrà in vigore in tutte le sue parti – a smentita di false notizie circolate sui social network – fino a domenica 1 marzo.

In particolare, nel testo che la Regione ha già inviato a tutte le Prefetture, voluto dal presidente Bonaccini accogliendo le sollecitazioni arrivate dai sindaci, si forniscono precisazioni sul punto (articolo 1, comma 2, lettera A) relativo a quali attività, iniziative e manifestazioni devono essere sospese, o quali al contrario possono continuare a svolgersi regolarmente.

Le manifestazioni pubbliche sospese

Sono da ritenere sospese tutte quelle manifestazioni e iniziative che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale, economica e civica, laddove esulino dall’ordinario esercizio delle attività stesse. Quindi vanno sospese

–          manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e luna-park, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina);

–          attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., ivi comprese le discoteche e le sale da ballo.

Le attività che proseguono

In via generale, non sono invece ricomprese in tali attività quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi). Si precisa che potranno dunque rimanere aperti:

–          i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, centri musicali e scuola guida);

–          gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.);

–          e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico (“porte chiuse”) o eccezionali concentrazioni di persone.

Sono escluse dalla sospensione anche

–          tutte le attività economiche, agricole, produttive, commerciali, di servizio e ricettive, ivi compresi i pubblici esercizi e le mense, ad eccezione di quelle richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali (fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc.) che pertanto saranno sospesi.

–          Le attività corsistiche aziendali, laddove non comportino significative concentrazioni di persone.

–          Le attività svolte da guide e accompagnatori turistici.

In via generale, non sono sospesi gli ordinari mercati settimanali.

Attività di preminente carattere sociale: quelle non sospese

Una particolare attenzione va prestata alle attività di preminente carattere sociale. Non possono essere pertanto ricomprese nella sospensione in via generale, attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili (es: servizi semiresidenziali e Centri diurni).

Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, anche in linea con le disposizioni adottate dalle diocesi della regione.

Non possono essere inclusi nella sospensione, in via generale, neppure i Centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri giovani, centri anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività.

Corsi professionali e servizi per il lavoro

L’Ordinanza (alla lettera B dell’art.1 comma 2) prevede tra l’altro la chiusura dei corsi professionali. Risulta in tal senso sospesa l’erogazione delle attività di formazione rivolte ad un gruppo classe, mentre i servizi per il lavoro erogati in forma individuale (quali colloqui di orientamento) potranno svolgersi regolarmente.

Dalle Autorità territoriali possibili ulteriori prescrizioni

Resta facoltà delle autorità territorialmente competenti disporre ulteriori e specifiche prescrizioni, laddove necessarie in ragione di particolari esigenze delle comunità locali.

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