LENTI A CONTATTO

Vaccini senza brevetti. Giovani in prima fila motore di cambiamento

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr

Vaccini senza brevetti. Giovani in prima fila motore di cambiamento

Liberare i vaccini dai brevetti che fanno dei vaccini, prima che uno strumento per salvare la vita delle persone, un mezzo per accumulare profitti e con questo penalizzano i Paesi più poveri che continuano a soccombere.

I vaccini dovrebbero essere un libro aperto, si dovrebbero conoscere tutti i dati delle ricerche effettuate e invece restano top secret.

La storia si ripete. Sembra che la lunga battaglia che ha portato a rendere accessibili i farmaci anti-Aids anche all’Africa sembra non aver insegnato nulla. Ma l’obiettivo resta uno svincolare anche i vaccini anti Covid e produrli su larga scala.

Gli studenti promotori dell’iniziativa: da sinistra, Nicolò Lodigiani, Costanza De Poli, Alice Bonelli e il professor Vincenzo Maini

Ne sono convinti un gruppo di ragazzi del Gioia di Piacenza (Alice Bonelli, Costanza De Poli e Nicolò Lodigiani i portavoce) che, guidati dal professor Vincenzo Maini, hanno fatto entrare i vaccini nelle materie di studio e lo studio lo hanno fatto e approfondito scandagliando le regole delle proprietà intellettuali a cui sono sottoposti e scoprendo che se lo si volesse sarebbe possibile alleggerire i vaccini dalla zavorra dei profitti rendendolo accessibili a tutti. Se solo lo si volesse.

Ma così al momento non è e quindi da qui l’iniziativa coraggiosa e intelligente che rappresenta uno stimolo, uno sprone e anche un po’ uno schiaffo a quella politica impegnata in tante liti da cortile che non si accorge di quanto grande sia il macigno che sta schiacciando l’umanità intera.

Obiettivo primo creare una sensibilità diffusa che aggreghi tante persone giovani in particolare attorno alla piattaforma che si avvarrà – è in fase di realizzazione – anche di un video e che farà leva anche sulle tecnologie digitali per arrivare a più persone possibili. Intanto la campagna di sensibilizzazione è partita e con determinazione.

E’ importante – ha sottolineato il professor Maini – che questa iniziativa prenda avvio da Piacenza città che è stata pesantemente colpita dal Covid nella prima fase. L’idea è partita dopo che un parlamentare italiano ha lanciato l’idea di chiedere la sospensione dell’articolo 27 dell’accordo Trips che regola i brevetti sui farmaci salvavita.

Ho chiesto quindi agli studenti della mia classe se erano disposti ad aderire a questa iniziativa avviando uno studio sulla storia dei vaccini per capire che cosa sta dietro a questo mondo. Il risultato è stata l’adesione immediata ed eccoci qui ad affrontare un problema enorme di cui si parla però pochissimo.

Dal coinvolgimento di una classe si è passati ad allargare l’attenzione ad altre classi della scuola e ad altri istituti come il Colombini che ha aderito e si punta a portare anche all’estero la sensibilizzazione ricercando l’attenzione delle scuole di quei paesi con cui sono in atto scambi didattici. Dalla Finlandia alla Grecia alla Polonia dalla Bosnia a Cile per citarne solo alcuni.

RAPPORTO DEL FORUM SULLE DISUGUAGLIANZE

Ora la macchina è partita e per imprimere maggiore forza è possibile che nell’iniziativa sia inclusa anche una raccolta di firme capace di portare all’attenzione delle istituzioni e non è escluso che quando diventerà possibile manifestare in presenza non si arrivi a portare in piazza l’appello per il vaccino libero. Ma questo sarà un passo successivo. Intanto i primi atti sono coinvolgere il maggior numero di studenti possibile – ha spiegato Costanza De Poli a nome della Consulta provinciale degli studenti che ha discusso dell’iniziativa nell’ultima assemblea provinciale.

Crescono bene questi studenti che si prefiggono di coinvolgere tanti loro coetanei di allargare prima a tutta la provincia poi alla regione e fino anche alla nazione l’appello a schierarsi per la libertà di vaccino senza vincoli e senza orpelli. Vaccino libero da vincoli perché la posta in gioco è salvare la vita delle persone. Punto.

Abbiamo studiato a fondo il mondo dei vaccini perché – hanno spiegato i ragazzi – l’obiettivo è estendere al massimo la vaccinazione delle persone per interrompere quell’isolamento che da un anno sta mettendo a dura prova il mondo intero. E i giovani in primo luogo. Noi – hanno spiegato – stiamo vivendo i migliori anni della vita inchiodati di fronte a un video di computer o a un libro. La strada per uscire c’è rendere possibile il vaccino libero alla portata di tutti i Paesi.

Giovani in prima fila per una battaglia che ha già visto in campo lo stesso papa Francesco e tante associazioni umanitarie. Tanto più prezioso però l’impegno massimo che intendono mettere in atto questi giovani con un’ambizione vitale voler essere motore di un cambiamento reale che non si fermi alle parole ma che venga concretizzato.  

info@antonellalenti.it

Lascia un commento