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Resistenza, dolore personale e collettivo una storia di ieri che richiama il dramma di oggi

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Resistenza, dolore personale e collettivo storia di ieri che richiama il dramma di oggi.

“Abbiamo a lungo riflettuto sull’opportunità e sulle modalità di celebrare il 75esimo della Liberazione. In questi due mesi – scrive Carla Antonini, direttrice di Isrec – Piacenza ha avuto più morti dei caduti partigiani, tre volte tanto dei civili, con tutte le sofferenze dei familiari, la trasformazione di una città problematica ma attiva, in una collettività ferita e preoccupata per il lavoro, per il domani, per un’epidemia che sembra non finire.

Abbiamo risolto che l’unico modo per noi possibile era pensare alla storia della nostra Resistenza a partire dalle domande del presente.

Come si affronta il dolore personale e collettivo? 

Cosa significa “fare la propria parte”? 

Cosa è importante e cosa è superfluo ed inutile nella vita e nella storia?”


Di seguito i momenti di approfondimento e riflessione che l’Istituto ha predisposto nella difficile e faticosa situazione lavorativa, con fatica ma anche molta passione, per mettere a disposizione materiali idonei a celebrare il 25 aprile 2020, Festa della Liberazione – conclude la prof Antonini – aiutandoci a ragionare sulle fatiche e le sofferenze dei nostri avi nel farsi della storia, così come l’importanza del sacrificio, dell’impegno personale per trasformare ogni crisi in occasione di miglioramento personale e sociale.
In particolare segnalo: 

resistenza

Resistenza, il programma di Isrec

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