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Sindacato versus regione “Niente lavoro per il personale asintomatico ma positivo” da Bologna l’invito di Donini: “incontriamoci e discutiamo”

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I dipendenti dell’Ausl positivi al coronavirus ma asintomatici non possono proseguire nel loro lavoro. Il tema scottante apre lo scontro tra sindacati Cgil-Cisl-Uil e la Regione. Pronta la reazione regionale attraverso un invito rivolto al sindacato per un incontro a breve per discutere dell’argomento lanciato dall’assessore alla Salute Raffaele Donini.

“Sappiamo che è stato inviato alle Aziende un documento (di cui ne siamo venuti a conoscenza grazie agli stessi dipendenti) – si legge nel sito della CgilPiacenza – che contiene a nostro avviso un grave errore di lettura e una grave contraddizione della normativa vigente. 

L’indicazione che viene fornita è di far andare al lavoro il personale Covid positivo nel caso sia asintomatico. “Test per screening: tampone per screening periodico con cadenza quindicinale a tutti gli OS operanti in aree covid-19 al fine di definire le dimensioni delle forze lavoro in campo, nell’ottica di proporre, su base volontaristica, la ripresa del lavoro ai soggetti positivi ma asintomatici”, c’è scritto nel secondo capoverso a pagina 2 – si segnala. “Specifichiamo che l’art 7 del D.L. 9 marzo 2020 n.14 “Speranza” dice che gli operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19”.

Poche ore dopo la diffusione di questa preoccupazione espressa dal sindacato dalla regione la richiesta di incontro rivolto al sindacato per discutere dell’argomento.

In una nota regionale infatti  l’assessore Donini lancia l’invito: “Incontriamoci, la tutela dei lavoratori della sanità e dei cittadini è un obiettivo comune”. “Siamo pronti al confronto, come facciamo sempre, con le Organizzazioni sindacali in merito al documento inviato alle Ausl sul tema della tutela degli operatori sanitari impegnati nella lotta al coronavirus.

E quindi la nota prosegue: “Un documento che è stato redatto, lo voglio precisare sulla base delle indicazioni tecnico-scientifiche che abbiamo ricevuto”. Dice l’assessore Raffaele Donini che apre alla discussione dopo le osservazioni avanzate dalle Organizzazioni sindacali sul tema delle tutele necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori sanitari impegnati nella lotta al virus.

“Il nostro impegno- prosegue l’assessore Donini- ad aumentare il numero dei tamponi eseguiti rimane e già lo stiamo onorando.

Tra le priorità vi è certamente quella rappresentata dalla necessità di tutelare chi sta facendo uno straordinario lavoro in tutti i luoghi di cura dell’Emilia-Romagna, professionisti che sono messi a dura prova in questi giorni e che non smetteremo di ringraziare.

Detto questo – conclude Donini – come è nostra consuetudine da sempre, apriremo da subito – assieme al Commissario ad acta per l’Emergenza coronavirus, Sergio Venturi – un confronto con le Organizzazioni sindacali, per far sì che la lotta al virus possa realizzarsi nelle migliori condizioni possibili, nella difficile situazione nella quale ci troviamo”.

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